|
|
|
2/9 |
|
|
|
|
|
Veduta del porto -- General view of
the harbour |
Cartoline della collezione Franz Riccobono
nella edizione riservata Carisme - Messina |
|
|
|
|
|
|
|
In un altro punto
cruciale della viabilità cittadina, dove ha inizio il viale della Libertà,
verso nord-est, ed il corso Cavour, verso sud-ovest, sorge dopo pochi anni
dal sisma il Palazzo del Governo, la nuova Prefettura disegnata dall’Arch.
Bazzani, per la cui costruzione verrà eliminata gran parte della monumentale
chiesa di S. Giovanni. Gran Priorato dell’Ordine di Malta. Nell’angolo
sud-orientale dell’isolato si conserva un moncone con bella Tribuna su via
Placida e all’interno il reliquiario di S. Placido e fratelli, protomartiri
messinesi. Durante i lavori di costruzione del nuovo palazzo prefittizio,
nel 1911, fu scavata da Paolo Orsi una porzione della necropoli dell’età
romano-imperiale; numerose iscrizioni ed altri reperti, qui raccolti, si
conservano oggi al Museo. Proprio il Museo, già Nazionale ed oggi Regionale
attende ancora, dopo ottant’anni, di vedere la propria nuova sede, anche se
un primo lotto è stato realizzato nell’antica spianata, un tempo sede della
chiesa di S. Salvatore dei Greci, presso la foce del torrente Annunziata, al
margine settentrionale del viale della Libertà. Qui nel vasto recinto che
circoscrive un’area di circa 15.000 mq, si trovano accatastati i resti
monumentali dell’antica città.
|
|
|
|
Palazzo in via Cesare Battisti, decorazione d'angolo. |
|
Caso forse unico,
Messina ha necessariamente concentrato in questo breve spazio quanto
prodotto nei secoli per abbellire i palazzi, le piazze e le strade di
un’importante abitato quasi cancellato del sisma e dalle distruzioni
seguite al 1908. Al di là dei vani rimpianti sollecitati dalla
insostituibile visita al Museo, girando oggi per le vie cittadine, si
colgono rari fiori di un giardino architettonico un tempo ben vasto;
alcuni elementi del Duomo, il suo impenetrabile tesoro, la umida cripta,
lì presso la chiesa dell’Annunziata dei Catalani con l’elegante statua a
Don Giovanni d’Austria, più a sud i resti della chiesa di S. Maria degli
Alemanni, tipica oltre che per l’architettura archiacuta anche per il
materiale con cui venne costruita nel 1200, e cioè blocchi di cristalli
di gesso, estratti dalle cave dell’omonimo villaggio a nord della città.
Questa preziosa testimonianza, collegata alla presenza dei Cavalieri
Teutonici nella Messina delle Crociate, è oggi quasi inclusa dalla sede
della Cassa di Risparmio V.E., progettata da Ernesto Basile, in quest’occasione
coadiuvato dal suo allievo messinese Giuseppe Mallandrino. Gli
interventi del Basile in città non si limitarono a questo solo episodio,
ma il suo prestigioso nome ritorna nei progetti della circolare piazza
del Popolo, all’irregolare incrocio tra l’antica via di Porta Imperiale
e la via S. Marta. |
|
Ancora al grande architetto palermitano è da
attribuirsi il disegno del quartiere di "casa-giardino" a Fondo Basicò, a nord
dello storico colle della Capperrina, presso il Santuario di Montalto. In questi suoi
interventi il Basile dimostra di aver superato le fasi che caratterizzano le sue opere del
primo Novecento. Il decoro è qui sobrio, essenzialmente costituito non già dalla
fantasia dei motivi floreali, ma piuttosto dal personale riutilizzo di schemi
rinascimentali.
|
|
|
|
|
Per saperne di più
Per gentile concessione degli autori, pubblichiamo
testo e immagini apparsi con il titolo di "Decorazioni borghesi" nella serie
"Il tesoro dell'Isola" N.43 - Palermo nel 1989 - Novecento Editrice,
supplemento del 03.11.1989 del "Giornale di Sicilia". Per sapere degli altri
interessanti argomenti, tutti rivolti alla scoperta del patrimonio siciliano, è possibile
rivolgersi a
Novecento Editrice - Via Siracusa, 16 - 90141 Palermo Tel. 091323513 - 091587417. |
|
|
|
|
|