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CITTA' CARTAGINESI   SICILIA FENICIA
Panormo   I Fenici e la civiltà mediterranea
Mozia   "Abitavano anche i Fenici tutte le coste della Sicilia"
Solunto   In conclusione
     
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    SICILIA ANTICA
   Dal mito alla storia, analizziamo le
   civiltà d'origine che convivevano nel
   tempo antico in Sicilia: dalla
   preistoria alle colonie greche e
   cartaginesi.
 

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   3 - I Fenici e la civiltà
   mediterranea
   
     
     

 
 

Dettaglio di stile greco, sarcofago di marmo greco.
Cimiteri di Antarados, nel nord del Libano. 480-450 aC



 

McLeod - 11 Settembre 2007

 

 
 

da Wikimedia Commons

 

L’o­riginario nome fenicio, che si legge anche nelle monete ivi coniate, è MTVA,  probabilmente è derivato dalle attività tessili e tintorie che ivi si professavano, e che sono con­fermate dagli imponenti resti archeologici ivi trovati, e custoditi nel locale museo.

Il centro abitato di Mozia fu costituito nel tardo secolo VIII a.C.; e ben presto divenne la sede più notevole delle attività puniche in Sicilia. Questo spiega gli attacchi che Mozia subì nel VI secolo a.C. ad opera dei due condottieri greci Pentatlo e Dorieo, che tentarono di assoggettare all’influenza ellenica anche quella parte della Sicilia occidentale che era ancora rimasta sotto l’influenza di Cartagine; e soprattutto spiega l’accanimento dimostrato dal signore di Siracu­sa, Dionisio il Vecchio, che nel 397 a.C. distrusse Mozia, dopo averla a lungo assediata con la sua poderosa flotta, che era guidata da suo fratello, l’ammira­glio Leptine.

Saccheggiata la città, e crocifissi come traditori i Greci che aveva­no combattuto a fianco dei Moziesi, i superstiti in gran parte abbandonarono l’i­sola, e si recarono sulla terraferma, fondando la città di Lilibeo (poi chiamata Marsala dall’arabo Marsa Alì porto di Alì, e non da Marsa Allah, porto di Dio, come vorrebbero taluni disinformati).

Altro notevole centro fenicio in Sicilia è Solùnto (in provincia di Palermo. Gli scavi presentano oggi i re­sti della città fenicia denominata Soloeis o Solus, fondata nel IV secolo a.C. Una città preesistente ha la­sciato i suoi ruderi nella vicina località di Cannita, dove sono stati trovati anche sarcofaghi antropoformi, ora al museo regionale di Palermo.

La Palermo fenicia fu fondata nel secolo VIII a.C. ed ebbe forse il nome di Ziz, che si legge sulle sue monete, e significa «felice»; onde poi Palermo, nei secoli successivi, ebbe il tipico soprannome di Panormus felix. Il sito della Palermo

fenicia è quello dell’odierno centro storico; ma scarse sono le vestigia fenicie, che si riscontrano soprattutto nell’antica necropoli punico-romana, che si trova nella zona della odierna piazza Indipendenza, ed era considerevolmente estesa. Si tratta di vasi e di urne cinerarie; ma più importanti sono le iscrizioni puniche, e i simboli punici, ritrovati nella grotta Regina del monte Gallo nei dintorni di Palermo.

A Selinunte — che è la colonia greca più occidentale che si trovi in Sicilia, e fu fondata da Megara Iblea nel 628 a.C., sicché era la punta più avanzata della gre­cità in pieno territorio punico — si incontrarono e si scontrarono le due civiltà, greca e punica, operanti nell’isola; e pertanto, accanto ai templi grandiosi della grecità, si trova il tipico cimitero punico detto tophet.

 
 
 
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