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   Centri storici: Novara di Sicilia
    nascita del primo nucleo medioevale

    
Bullet7blu.gif (869 byte) Le correnti migratorie medioevali
     Bullet7blu.gif (869 byte) L'abbazia di Santa Maria la Novara
     Bullet7blu.gif (869 byte) L'abbazia basiliana trasformata in cistercense 
     Bullet7blu.gif (869 byte) Con il castello nasce il primo nucleo abitato
     Bullet7blu.gif (869 byte) Il borgo si sviluppa attorno alla Chiesa Madre
   
     
     
  Luoghi da conoscere
    NOVARA DI SICILIA
 

Per saperne di più  

 
   
 
  Santa Maria la Novara: l'abbazia 
   basiliana trasformata in cistercense 
   
     

Testo di Sergio Bertolami
Fotografie di Sebastiano Occhino

   

 

 

Novara di Sicilia vista dal piano dell'Abbazia. 
Qui i cistercensi costruirono un nuovo convento, quando lasciarono Vallebona.

Sebastiano Occhino



 

 
Poiché fino al 1139 largo spazio fu dato alla chiesa greca, sarebbe interessante provare l’ipotesi che il monastero venne cominciato da monaci Basiliani, che già nel territorio, a detta di Scaduto si erano insediati col monastero di San Giacomo in contrada Calò. Questo potrebbe spiegare il formarsi del piccolo centro chiamato appunto San Basilio più vicino all’abbazia di quanto non sia Novara. Secondo Di Pietro, infatti, compiuta la conquista normanna, “la gente di origine greca andò in colonia a popolare l’antichissimo sobborgo di San Basilio; quella sicula, mista ai Saraceni restò in parte nei dintorni della Rocca (Salvatesta); mentre il grosso della popolazione si diede ad edificare il novello paese, nel sito dove attualmente si trova”. Dando valore all’ipotesi di Di Pietro, non si spiegherebbe  una divisione così netta fra i vari gruppi etnici, senza pensare all’intervento di un fattore di coagulo  quale ad esempio la presenza i monaci Brasiliani, che richiamarono la popolazione di rito greco nelle loro concessioni. 

Quantunque si fosse operato per incrementare i territori interni siciliani, gli effetti, secondo Peri, non furono larghi. “Se i casali dei vescovi rimasero pressoché disabitati, i nuclei residenziali allargatisi attorno ai monasteri basiliani del messinese non ebbero consistenza notevole”. Quando nel 1139, con la pace di Mignano, Ruggero ottenne il riconoscimento di Innocenzo II e venne infeudato di tutti i suoi possessi, cambiò l’indirizzo politico. Cessò l’edificazione dei monasteri greci e  “gradualmente  gli esistenti conventi basiliani furono incoraggiati a riconoscere la supremazia della Chiesa romana”. Ciò potrebbe giustificare la preghiera del Re a San Bernardo  affinché si occupasse di fondare monasteri in Sicilia. Nel caso di Novara San Bernardo si rivolse a Sant’ Ugo, cistercense,  che dalla Spagna raggiunse in ubbidienza il territorio novarese
 
 

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