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Sempre secondo lo schema radiocentrico, tipico dellepoca feudale, si
sviluppa anche il secondo nucleo dellabitato; questa volta però intorno ad un
edificio che si può presupporre di natura religiosa, sorto nello stesso luogo in cui
attualmente si trova la grande Matrice. I resti furono rinvenuti quando nel 1908 ci si
apprestava ai lavori di restauro occorsi alla Madrechiesa, dopo il terremoto che distrusse
Messina, ma non risparmiò Novara. Sotto il pavimento, alla profondità di circa dieci
metri, furono trovate delle murature. Quale che fosse la natura e lufficio
delle sopradescritte murature -scrive lingegnere Scandurra che ha curato i
lavori- è difficile giudicarlo. Dato limpianto dellinsediamento, focalizzato su un punto chiaramente di notevole importanza, si può a priori escludere che le murature rinvenute appartenessero ad abitazioni preesistenti. I resti potrebbero attribuirsi dunque ad un edificio religioso che avrebbe occupato larea della navata sinistra della Matrice edificata presumibilmente tra il XV e il XVI secolo. Questa tesi proverebbe una continuità fisica e funzionale fra le due costruzioni. Aggiungiamo che già dal 1875 Borghese sostiene esservi stata una chiesa che sorse dove è oggi la Madrechiesa. Di piccole dimensioni, essa venne in varie riprese ingrandita, avendo però la porta dal lato del castello, corrispondente alla cappella di San Michele Arcangelo. |
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Ad unire i due poli di interesse, castello (centro politico-militare) e chiesa (centro religioso), si forma la via del Passitto, considerata da tutti la via più antica del paese. Il castello e la chiesa dalla sommità delle due colline, che si fronteggiano, dominano il minuto tessuto delle case del popolo. Le abitazioni, raggruppate a schiere doppie hanno una fronte ristretta che dà su viuzze anguste, che convergono verso la chiesa. Si elevano per due o tre piani, con poche stanze per piano ( talora una soltanto), da solai in legno collegati da una disagevole scala interna. La tipologia è tipicamente medievale poiché le funzioni di residenza e di lavoro sono congiunte nel medesimo edificio. A piano terra, infatti, un locale è talvolta riservato al laboratorio o alla bottega artigiana, altre volte è adibito a magazzino o a stalla. Ad esempio, quando nel 1722 verrà eretto il primo ordine del campanile dellattuale Matrice, è scritto in un documento dell'epoca che esso sorgerà in loco dove era il magazzino suddetto e due apoteghe. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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