2/9
   Viaggio in Sicilia: Agrigento  '800
    
Bullet7blu.gif (869 byte) Premessa all'itinerario.
     Bullet7blu.gif (869 byte)
Pagina  Bullet7blu.gif (869 byte)   1    2    3       5    6    7      9  
    
INDIETRO
   
     
     
  Viaggio in Sicilia
    AGRIGENTO '
800
 

Per saperne di più  

 
   
 
   La città dei templi    
     
     

 

 

Stemma di Agrigento.
 

 



 




 
La storia di Acragas non si presenta con la stessa pura grandezza con la quale s’impone quella di Siracusa, e si pensa quasi che codesta città ellenica, effeminata, lussuriosa e dedita ad ogni voluttà, meritasse di precipitare. I suoi cittadini obliosi delle virtù dei loro antenati, non ebbero neppure nell'ultima, disperata ora il coraggio di morire combattendo; anche i nomi dei tiranni agrigentini hanno come un suono più crudele che quello dei tiranni siracusani: anzi. in tutta l'antichità non si trova un nome che suoni così spaventevole come quello del tiranno agrigentino Falaride.

Non mai un'ombra tanto nera e tetra si stese sopra una città come quella che ricopre, attraverso tutti i tempi, il recinto del tempio dove Falaride fece rinchiudere i suoi nemici prigionieri nel ventre d'un toro di bronzo, compiacendosi di udirli urlare mentre lentamente bruciavano. Il culto di Moloc fu portato in Europa por la via di Acragas e quivi la crudeltà punica fece le sue prime prove. Cosi nel nome di questa città è restato qualche cosa di nefasto, tanto che neppure il ricordo del giudizioso Terone e del grande - sebbene un po' fantastico - filosofo e politico Empedocle valse a mitigarne il sinistro significato.
Acragas cadde, ripetiamo, ignominiosamente, abbandonata dai cittadini senza combattere, allorquando la investirono i Cartaginesi. Immensa fu la preda dei vincitori, che appiccarono il fuoco, atterrarono gli edifici sacri, in parte non ancora compiuti, fecero in pezzi i quadri e le statue. La città fu riedificata, ma non si riebbe; nelle guerre puniche, tenendo la parte di Cartagine, fu presa dai Romani, i quali vi imperversarono a loro volta, distruggendo il poco che era sfuggito alla devastazione di Amilcare: e allora anche il nome andò perduto, poiché da Acragas si fece Agrigentum. Altra grande e definitiva rovina, fu quella portata dai Saracini, i quali vi trasferirono una nuova popolazione e soffocarono sotto il semitismo gli ultimi rampolli dell'antica razza ellenica.
 
 

  Back  

Next

HOME