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Bellezze naturali: il parco dell'Etna
  Bullet7blu.gif (869 byte) La nascita del vulcano
   Bullet7blu.gif (869 byte) La struttura geologica
   Bullet7blu.gif (869 byte) La flora

  Bullet7blu.gif (869 byte) La fauna
  Bullet7blu.gif (869 byte) L'Ente Parco
  Bullet7blu.gif (869 byte) Colate laviche di notte
Bullet7blu.gif (869 byte) Le eruzioni nella storia
Bullet7blu.gif (869 byte) Visita ai crateri dell'Etna - 1
Bullet7blu.gif (869 byte) Visita ai crateri dell'Etna - 2
   
     
     
  Bellezze naturali
    IL PARCO DELL'ETNA
 

Per saperne di più  

 
   
 
   l parco dell'Etna:
   la struttura geologica
   
     
Testo di Rosa Maria Manuli e Sebastiano Occhino
Foto di Sebastiano Occhino,
Konstantinos Papadakis, Tommaso Ferrara
   

 

 

Cratere di Sud-Est e torre del Filosofo
 

Sebastiano Occhino



 


 
 
Centinaia di antichi crateri circondano il vulcano: di questi certamente quelli più vivi nella memoria sono quelli del 1693, che invasero con la loro lava la città di Catania.
 
Il vulcano attuale con i suoi 250 chilometri di confine litologico, 1260 chilometri quadrati di superficie, ed una altezza di oltre 3300 metri è il più vasto d’Europa.
 

Struttura del vulcano.

Sono quattro le bocche eruttive dell’Etna:

1) Il "cratere centrale", largo 250 metri è anche il più vecchio,
2) La "bocca nuova" del 1968,
3) Il "cratere di nord-est formatosi nel 1911,
4) Il "cratere di sud-est del 1971.
 
I primi tre crateri sono comunicanti, mentre quello di sud-est è autonomo.
 

Copia di Etna Cratere Centrale .jpg (15574 byte)

  Copia di Etna Crateri .jpg (19242 byte)
     
     

Sopra - Cratere centrale (Ph Konstantinos Papadakis)
 

 

Sopra - Cratere di Sud-Est: in primo piano lava di tipo AA  (Ph Konstantinos Papadakis)

     
L’attività del vulcano è oggi prevalentemente di tipo "stromboliano" nelle bocche sommitali ed "effusiva" in quelle laterali. Questa ultima è la più pericolosa, poiché la lava, scorrendo regolarmente per periodi prolungati, può facilmente raggiungere le aree antropizzate a valle.
 
Gli studiosi distinguono due tipi di lave: le AA e le Phaoehoe. La prime sono caratterizzate da superfici scabre e scagliose, mentre le seconde, sono levigate e arricciate a formare masse simili a corde. Peculiari delle colate Phaoehoe sono le "grotte di scorrimento", una caratteristica che l’Etna divide con pochi altri vulcani al mondo. Si tratta di cavità originate dalla lava stessa, che creandosi, in particolari condizioni, canali di scorrimento sotterranei vi defluisce completamente lasciandoli vuoti al termine dell’eruzione. Se ne contano ben più di cento, ma le più famose sono le "grotte dei lamponi", del "gelo", dei "tre livelli". La lava, estendendosi fino al mare, ha creato inoltre aree di grande fascino, come, ad esempio, le gole dell’Alcantara, i faraglioni di Acitrezza, la "Timpa" di Acireale.
 

Copia di Etna Concrezioni Solfuree.jpg (12679 byte)

  Copia di Etna Hornitos .JPG (6438 byte)
     

Etna Grotta del Gelo 2 .JPG (3537 byte)

  Etna Grotta del Gelo .JPG (4441 byte)
     

Sopra - Concrezione solfurea in prossimità del cratere di Sud-Est    Ph Sebastiano Occhino)  
Sotto - Grotta del Gelo (Ph Tommaso Ferrara)   

 

    Sopra - Hornitos   (Ph Sebastiano Occhino)
    Sotto - Grotta del Gelo  (Ph Tommaso Ferrara)

 
 

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