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  Viaggio in Sicilia: Messina '800
    
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  Viaggio in Sicilia
    MESSINA OTTOCENTO
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Visitando la città,
   le sue strade, i monumenti
   
     

 

   

 

 
Messina '800, Via Garibaldi e Piazza Anime del Purgatorio. In fondo a destra Porta Messina prima del terremoto del 1908.

 

 


 
 
Al di là della Palazzata del corso, si apre parallelo, diritto, l’altro bellissimo corso Garibaldi, la più eleganti della via di Messina. Quivi sono i caffè, i restaurants di lusso; quivi, nelle ore del pomeriggio e della sera, è il ritrovo della migliore società messinese. Sul corso Garibaldi si aprono:la bellissima piazza del Municipio, prospiciente il palazzo del Comune grandioso edificio che è come il centro della Palazzata; la Villa mazzini, piccolo ma elegante ed ameno giardino pubblico, ove la Messina patriotica ha collocato busti e ricordi per coloro che più cooperano nella grande opera del risorgimento nazionale.
Tanto nella piazza del Municipio, quanto alla Villa Mazzini, danno concerti le bande militari e la cittadina ed allora, nel via vai della folla, è facile farsi un concetto della bella , vivace, briosa popolazione di Messina, città che per animazione, forse, si distingue fra tutte le altre città della Sicilia.
Superiore al corso Garibaldi è la via Cavour; arteria popolosa ed antica, che comincia essa pure dalla Villa Mazzini, e va fino al ponte di una fiumara detto portalegno, ove, di là da un grande piazzale, incomincia la via la via che va a Porta Imperiale, una delle più antiche della città. Per l’animazione e il movimento popolaire, via Cavour può far riscontro al corso Vittorio Emanuele; essa è come il cuore della città; accoglie istituiti pubblici e scolastici: ha da vicino centri e piazze importanti come quelle del Duomo e dell’annunciata.
La via dei Monasteri, la più alta delle arterie di Messina, e la più povera e popolare:quivi l’osservatore può studiare dal vero e sul vivo i tipi e le abitudini famigliari del popolo messinese, curiosi ed interessanti.
E di lassù, più che mai, appare vasto e magnifico il panorama di Messina, dei dintorni, dello Stretto, e ci si sente animati da una voglia entusiasta di inneggiare a questa bella città, che

di tra le palme e l’agavi, nel lento
mareggiare de li orti, su l’opposta
riva calabra guarda, innamorata.

 

Nel mezzo del corso Vittorio Emanuele sorge il palazzo municipale, grandioso, robusto e severo edificio, adorno di colonne e di portici, con doppia facciata, verso la marina, davanti alla gradinata di sbarco, e verso il corso Garibaldi; di fronte ad esso, presso il mare, è il fonte Nettuno, gran vasca ottagona che riversa l’acqua in quattro pile di figura ellittica, opera di fra Angelo Montorsoli (1546), allievo di Michelangelo, decorata da iscrizioni dettate dal celebre abate Maurolico, matematico e letterato. Verso il corso Garibaldi si apre, davanti alla retrofaccia del palazzo Municipale, una bella piazza, sulla quale prospetta la chiesa dei Crociferi.
 

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