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  Viaggio in Sicilia: Messina '800
    
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  Viaggio in Sicilia
    MESSINA OTTOCENTO
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Visitando la città,
   le sue strade, i monumenti
   
     

 

   

 

 
Messina '800, Palazzo Municipale, fronte a monte sulla Piazza omonima e tratto nord di via Garibaldi, prima del 1908.
 

 



 
 
Diciamo ora in breve degli altri edifici e dell'altre cose che possono meritare un momento di attenzione da parte del viaggiatore che percorre le vie di Messina: il Mercato, ch’è attiguo al palazzo Municipale e che si vede tutto in ferro, fu costrutto nel 1864, ingrandito nel 1870, ed è, si dice, il primo mercato coperto che si fabbricasse in Italia; l'arco che si innalza nella via Porta Imperiale fu eretto in onore di Carlo V, che fece un solenne ingresso in Messina nel 1535; il mentovato corso Cavour, lungo più di mezzo chilometro, stendentesi dalla Villetta Mazzini al Fonte Giano, poco più in là, ha conservato la fisonomia della città commerciale del secolo XVII; le fontane adorne di vasche, di tritoni, di cavalli marini in marmo bianco, che si veggono ai quattro angoli della via Primo Settembre, dove è intersecata dalla via Cardines, furono eseguite dal messinese Buceti, su disegni di Giacomo Calcagni, romano. Qui presso era l'antico tempio di Ercole Manticleo, eretto in segno della pace conclusa tra i Messinesi e que’ di Zancle; accanto al tempio erano le case del mamertino Ejo, che ospitò Cicerone; la statua che si erge nella piazza dell'Annunziata raffigura Don Giovanni d'Austria, vincitore della battaglia di Lepanto, ed è importante non solo come ricordo storico, ma anche come opera d'arte: autore ne fu Andrea Calamech; quella che sì chiama ora Villa Mazzini, dal busto del grande agitatore che vi fu inaugurato nel 1873, si chiamava altra volta piazza del Priorato o di San Giovanni, ed è quella nella quale il pirata Mamuka fece subire il martirio a San Placido ed a tutta la famiglia di lui: fu mutata in ampio giardino inglese già nel 1830 e ridotta allo stato attuale nel 1871; da non molto data il nuovo passeggio pubblico, detto la Villetta dell'Andria, in vicinanza della chiesa di San Francesco d'Assisi.

Importante, come edificio e come istituto, è l'Università degli studii, alla quale sono annessi una biblioteca, ricca di pregevoli manoscritti, specialmente greci, una pinacoteca, che contiene parecchi buoni quadri della scuola messinese (tra gli altri, cinque di Antonello), e un museo, contenente oggetti di storia naturale, vasi, medaglie, marmi, statue, antichità di Taormina, ecc….
L'edificio fu eretto nel 1548 dai Gesuiti, su disegni del frate gesuita Natale Massuccio, il quale aveva ideato tre atrii con tre portici, ma uno solo però fu condotto a compimento e il secondo lasciato nel bel mezzo della costruzione.
In questa rocca, stata trasformata e cinta di nuove muraglie durante il corso dei secoli, abitarono parecchi re aragonesi; nel 1285 vi fu ricchiuso in prigione il primogenito del duca d'Angiò; dopo la guerra del 1674 l'ebbero i frati agostiniani; nel 1839 fu tramutata in prigione; ora appartiene alla famiglia De Cola. Bellissinìa la veduta che si gode dall'alto di essa.
Con ciò si può ritenere finita la visita della città, tutt'al più aggiungendo che sono degni di nota anche il palazzo arcivescovile, il grandioso edificio del Monte di Pietà, i diversi teatri (Vittorio Emanuele, in fama come il più bello della Sicilia; la Munizione, piccolo ma elegante; l'Arena Peloro; il teatro Principe di Napoli) il palazzo Brunacci, già sede del governo, ecc….
 

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