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L'isola di Filicudi è situata a circa 24 miglia marine ad ovest da
Lipari. Di non grandi dimensioni (9,7 km² circa) anch'essa è di
origine vulcanica. Il monte Fossa Felci è in realtà un vulcano
spento di 774 m di altezza, ma l'isola possiede altri sette vulcani
spenti che sono sotto erosione da tempo. E' abitata da sole 250
persone (3000 nella stagione turistica) e vivono distribuiti in tre
piccoli centri, Filicudi Porto, Valdichiesa e Pecorini a Mare. Gli
abitanti si chiamano
filicudari. L'isola
prende il nome da
Phoenicusa, “ricca di
felci”, come veniva chiamata in tempo antico a causa della presenza
intensa di una palma nana che ancora cresce sulla montagna. Filicudi
non presenta, come Alicudi; strade interne, e l'unica via asfaltata
serve al collegamento dei tre centri. Fa parte del comune di Lipari. I prodotti principali coltivati sull'isola sono i capperi e i fichi. E' chiaramente molto importante il turismo e la pesca amatoriale nel periodo estivo. Su parte dell'isola esiste un piccolo parco regionale. Si può dire che la “civiltà” ha raggiunto Filicudi nel 1986 con la costruzione di un impianto di generazione elettrica a gasolio, per le pompe elettriche per l'acqua dei pozzi, le televisioni e gli elettrodomestici in generale. L'acqua però continua ad arrivare con navi cisterna. Il piccolo passo avanti ha fruttato all'isola un certo sviluppo economico, soprattutto nell'ambito dei servizi per il turismo e, quindi, l'aumento del numero di visitatori. Una sezione del Museo Archeologico Eoliano è presente sull'isola ricco soprattutto di materiale proveniente dal villaggio neolitico di Capo Graziano, oltre ad altri reperti eoliani. E' confermata l'antica produzione di ossidiana commerciata durante il periodo neolitico. Jaques Basler, scultore, organizza da tempo una piccola Biennale d'Arte a Filicudi in località Fossetta. L'isola è raggiungibile con aliscafo, traghetto e catamarano passando da Lipari ed altre isole per raggiungere il porto di Milazzo. E' raggiungibile anche con un traghetto in partenza da Napoli. Sull'isola sono presenti due attracchi per le navi. Il principale è il punto maggiormente frequentato e “commerciale”. In alternativa c'è il molo di Pecorini Mare, ma i due attracchi non sono sicuri e attrezzati per il periodo invernale, quando le condizioni del mare si fanno proibitive. |
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