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LE ISOLE EOLIE
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    LE ISOLE EOLIE

   Alla ricerca spirituale del "perdersi"
   in una natura rustica e incontaminata

    Salina

 

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Salina, veduta aerea.

 

Salvatore88 - 14 Ottobre 2006

 

 
 
 

da Wikimedia Commons

 

L'isola di Salina è la seconda delle Eolie, sia per estensione (26,8 km²), che per popolazione (2.300 abitanti circa). Di origine vulcanica (sono presenti sei vulcani spenti), è caratterizzata da due vulcani spenti di forma conica, i più alti dell'arcipilago: il monte "Fossa delle Felci", di 961 m dal livello del mare e il "Monte dei Porri", di 860 m. Proprio a causa dei due monti, l'isola aveva in origine il nome greco Didyme che vuol dire gemelli. Il nome attuale, molto più recente, è dovuto alla presenza sull'isola di una grande cava di sale.
La storia dell'isola è caratterizzata da periodi alterni di sviluppo e spopolamento. I ritrovamenti più antichi risalgono all'età del bronzo, ma i resti archeologici più importanti sono del periodo greco, intorno al IV secolo a. C. Nel VII secolo Salina risultava la più popolata delle Eolie, in quanto a Lipari erano ancora attivi i suoi vulcani, ma già nel periodo della conquista della Sicilia da parte degli arabi, l'isola era, se non deserta, scarsamente popolata. Dal XVII secolo tornò a ripopolarsi fino ad oggi.
Oltre al turismo, sono importanti economicamente la coltivazione della vite, per la produzione del famoso Malvasia delle isole Eolie, e dei capperi, anch'essi tipici dell'arcipelago ed esportati ovunque.Sono stati istituiti sull'isola sia il parco regionale di Salina (1980), sia la riserva naturale di monte "Fossa delle Felci"e di "Monte dei Porri" (1981).

 
 

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