Facente
parte del cosidetto Appennino siculo, insieme ai Peloritani, Nebrodi,
e i rilievi montuosi della provincia di Trapani e del Palermitano,
le Madonie sono comprese interamente nella provincia di Palermo.
Situata nella Sicilia centro-settentrionale, si estende tra le valli
dei fiumi Pollina ad est (da cui si dipartono i Nebrodi) e Imera ad
ovest. A nord confinano con il mare Tirreno, mentre a sud
comprendono i comuni di Castellana Sicula, Petralia Soprana e
Sottana, Caltavuturo, Sclafani Bagni e Polizzi Generosa.
Da nord si susseguono i rilievi di "Pizzo Dipilo", il "Piano Zucchi",
tra il rilievo di "Monte Cervi" e "Pizzo Carbonara" occupato da un
altopiano con pareti a strapiombo verso ovest e nord. Sul gruppo
montuoso di "Monte San Salvatore", che segue, comprensivo di diverse
cime, spicca il "Monte Alto", su cui si erge il Santuario dedicato
alla Madonna.
Sul versante settentrionale di Monte Cavallo e Monte Scalone
crescono gli ultimi esemplari di Abies nebrodensis, abete
neoendemico siciliano. Alla sommità del massiccio di "Pizzo
Catarineci" si trova un'ampia prateria spesso frequentata dai
cavalli.
Forse il rilievo più conosciuto delle Madonie è quello che si erge
alla sua punta estrema a nord: la
Rocca di Cefalù
(di 270 m s.l.m).
Le Madonie, essendo ricche di fonti naturali, svolgono la funzione
dell'approvviggionamento idrico della città di Palermo. Tra le fonti
maggiori spicca quella di Scillato (con portata media attorno agli
800 l/s), da cui prende il nome l' omonimo acquedotto. |