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Il Parco delle Madonie
  Bullet7blu.gif (869 byte) Le Madonie
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I comuni del Parco
  Bullet7blu.gif (869 byte) La flora e la fauna
  Bullet7blu.gif (869 byte) I prodotti tipici
Bullet7blu.gif (869 byte) Le escursioni
Bullet7blu.gif (869 byte) I Riti Pasquali
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La festa della neve
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    I RILIEVI SICILIANI - LE MADONIE  

     L'atmosfera incontaminata degli
   antichi abitati, si fonde in un tutt'uno
   col paesaggio protetto del Parco
   delle Madonie.

    I prodotti tipici

 

Per saperne di più  

   
 
   

 
 
Veduta di Isnello,
provincia di Palermo


 

Carlo Columba - 5 Aprile 2007

 
 

da Wikimedia Commons

 
Le zone in cui è presente da sempre l'attività antropologica sono sede di antiche attività agricolo-pastorali. Molti sono i prodotti tipici che caratterizzano le Madonie.
L'attività pastorale continua a produrre in modo tradizionale ricotte e formaggi, per mezzo del caglio o il "presame". Il prodotto tenero raccolto viene pressato dentro gli appositi canestri di giunco chiamati “fasceddi”, che dopo leggera salatura, diventa "primosale", o resta fino a quando non ha perso ogni residuo di siero ( ottenendo le ricotte fresche) oppure dopo un certo tempo e cottura come "ricotte salate".

Un'altro prodotto caratteristico del territorio, coperto in gran parte da montagne e boschi, sono i funghi che ritroviamo nella stessa gastronomia locale. Le specie di funghi che crescono nel Parco sono circa 1000, di cui 700 stabili e 300 rare. Il pregiatissimo basilisco dalle carni sode e bianche è il fungo più tipico dell'area, ma altri Pleurotus, come il "Funciu di Fera”, di colore bruno grigiastro, trovano vasta diffusione, come altri più comuni: i pregiati ovoli, porcini e gallinacci.

Un'altra coltivazione caratteristica dell'area delle Madonie è quella delle nocciole. Presente prevalentemente a nord di Polizzi Generosa, essendo alla base di antiche ricette (soprattutto dolci) la coltivazione dei noccioleti ha mantenuto nel tempo modalità tradizionali, al di fuori di qualsiasi "sviluppo" moderno che pure ne aumenterebbe il raccolto. La tipicità, conservata con sacrificio, è talmente propria del territorio madonita, che annualmente l'ultima domenica di agosto si svolge la Sagra delle nocciole, che oltre la degustazione di prodotti tipici fatti con le nocciole, è caratterizzata da ricostruzioni di ambienti popolari e messe in scena di vita quotidiana del passato. Musiche tradizionali, costumi d'epoca e una caratteristica sfilata di carretti siciliani, compongono un quadro proprio dei contadini e della coltura del nocciolo di grande forza evocativa propria della cultura materiale storica di questo territorio.

Ma se il territorio e le sue colture agricole hanno una storia questo lo si incontra sulle montagne delle Madonie. Presente sin da epoca araba la coltura del frassino da manna ha dato di che sostentarsi a parecchie famiglie contadine sin all'inizio del secolo scorso. Cos'è la "manna"? Diffuso su tutto il versante nord-orientale delle Madonie (in una parte del territorio di Pollina e di Castelbuono), la si otteneva tramite incisione dei tronchi del frassino. Da queste, fatte con un coltello a lama curva, fuoriusciva un liquido amarognolo che, dopo pochi minuti all'aria calda , diventava bianco, compatto e dolcissimo. Un vero e proprio dolcificante antico, usato nella fattura di diverse ricette locali, trovava uso persino nella farmacologia antica come lassativo blando per l'infanzia. Negli anni '30, con la produzione di succedanei a più basso costo, molti furono spinti ad abbandonare la coltura del frassino. Oggi se ne ricerca il recupero e il lancio, in funzione storica e tradizionale dell'area siciliana.
 
 

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