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Il Parco delle Madonie
  Bullet7blu.gif (869 byte) Le Madonie
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I comuni del Parco
  Bullet7blu.gif (869 byte) La flora e la fauna
  Bullet7blu.gif (869 byte) I prodotti tipici
Bullet7blu.gif (869 byte) Le escursioni
Bullet7blu.gif (869 byte) I Riti Pasquali
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La festa della neve
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    I RILIEVI SICILIANI - LE MADONIE  

     L'atmosfera incontaminata degli
   antichi abitati, si fonde in un tutt'uno
   col paesaggio protetto del Parco
   delle Madonie.

    Il Parco delle Madonie

 

Per saperne di più  

   
 
   

 
 
Le Madonie in Sicilia


 

Martin Teetz - 2004
 

 
 
 

da Wikimedia Commons

 

Paradiso botanico siciliano, l'oasi naturale del Parco delle Madonie, istituita in Sicilia nel 1989, comprensiva di 39.972 ettari, ospita la maggior parte delle 2.600 specie floreali presenti in Sicilia. Dopo la riserva dell'Etna, il Parco delle Madonie è il gruppo montuoso più alto della Sicilia.
Con
i suoi 15 comuni rappresenta uno dei contesti naturali più ricchi e rappresentativi dell'intera Sicilia, di quasi tutti gli aspetti climatici, geologici, idrogeologici e vegetazionali riscontrabili sull'isola.
La sua istituzione non ha esclusivamente lo scopo conservativo dell'area stessa, ma unitamente alla sua difesa si affianca un'operazione di sviluppo e incentivazione, una "fruizione compatibile" nel rispetto ecoambientale ("consentire migliori condizioni di abitabilità ... la ricreazione e la cultura dei cittadini e l'uso sociale e pubblico dei beni, nonché gli scopi scientifici”).
Oltre gli aspetti naturalistici, anche quelli antropici hanno grande importanza, cioè, tutto quel patrimonio di valori tradizionali, come l'espressione dell' architettura spontanea, e l'intero patrimonio di riti religiosi, feste e sagre.

A tale scopo l'area del Parco è stata suddivisa in quattro parti
(A riserva integrale, B riserva generale, C zona di protezione e D di controllo)
Le Zone A o di "Riserva integrale" individuano le zone elevate di tutti i principali sistemi montuosi compresi. I vincoli di riserva integrale riguardano, ad esempio, parte di Piano Sempria e del Vallone S.Calogero.
Le Zone B o di "Riserve generali" sono maggiormente antropizzate.
Le Zone C o "Zone di protezione" sono di due tipi: zone estese ed zone puntuali. Nelle aree C si esprime concretamente la volontà del legislatore nella creazione del Parco, e cioè in forma organizzata e controllata la fruizione turistica, ricettiva, ricreativa e culturale dell'area del Parco stesso. Sta nella dialettica amministrativa il rapporto tra difesa e conservazione da un lato e invenzione di iniziative di carattere ricreativo-educativo, scientifico e culturale dall'altro, aperte alla funzione sociale e, soprattutto, turistica del Parco delle Madonie.
Le Zone D sono "Zone di controllo".

Al suo interno si addentrano numerosi sentieri e "trazzere" sterrate. Seguendole si scoprono ambienti incontaminati e suggestivi, dagli ampi panorami inaspettati, a volte orizzonti da comprendere l'Etna, i Nebrodi e le Isole Eolie.
Tra le vette più alte e spettacolari sono Pizzo Carbonara (1979 m.), Monte San Salvatore (1912 m.), Monte Ferro (1906 m.) Monte Ouacella (1869 m.), Monte dei Cervi (1656 m.). Nonostante facciano parte dello stesso complesso montuoso le differenze tra l'una e l'altra sono sorprendenti. Il paesaggio è molto vario: cime tondeggianti o aguzze, coperte di vegetazione o spoglie; disegnano valli, pianori, altipiani, fiumi e torrenti, dirupi e dorsi dolcemente ondulati.

 
 

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