Paradiso botanico siciliano,
l'oasi naturale del Parco delle Madonie, istituita in Sicilia nel
1989, comprensiva di 39.972 ettari, ospita la maggior parte delle
2.600 specie floreali presenti in Sicilia. Dopo la riserva
dell'Etna, il Parco delle Madonie è il gruppo montuoso più alto
della Sicilia.
Con i
suoi 15 comuni rappresenta uno dei contesti naturali più ricchi e
rappresentativi dell'intera Sicilia, di quasi tutti gli aspetti
climatici, geologici, idrogeologici e vegetazionali riscontrabili
sull'isola.
La sua istituzione non ha esclusivamente lo scopo conservativo
dell'area stessa, ma unitamente alla sua difesa si affianca
un'operazione di sviluppo e incentivazione, una "fruizione
compatibile" nel rispetto ecoambientale ("consentire migliori
condizioni di abitabilità ... la ricreazione e la cultura dei
cittadini e l'uso sociale e pubblico dei beni, nonché gli scopi
scientifici”).
Oltre gli aspetti naturalistici, anche quelli antropici hanno grande
importanza, cioè, tutto quel patrimonio di valori tradizionali, come
l'espressione dell' architettura spontanea, e l'intero patrimonio di
riti religiosi, feste e sagre.
A tale scopo l'area del Parco è stata suddivisa in quattro parti
(A
riserva integrale, B riserva generale, C zona di protezione e D di
controllo)
Le Zone A o di "Riserva integrale" individuano le zone elevate di
tutti i principali sistemi montuosi compresi. I vincoli di riserva
integrale riguardano, ad esempio, parte di Piano Sempria e del
Vallone S.Calogero.
Le Zone B o di "Riserve generali" sono maggiormente antropizzate.
Le Zone C o "Zone di protezione" sono di due tipi: zone estese ed
zone puntuali. Nelle aree C si esprime concretamente la volontà del
legislatore nella creazione del Parco, e cioè in forma organizzata e
controllata la fruizione turistica, ricettiva, ricreativa e
culturale dell'area del Parco stesso. Sta nella dialettica
amministrativa il rapporto tra difesa e conservazione da un lato e
invenzione di iniziative di carattere ricreativo-educativo,
scientifico e culturale dall'altro, aperte alla funzione sociale e,
soprattutto, turistica del Parco delle Madonie.
Le Zone D sono "Zone di controllo".
Al suo interno si addentrano
numerosi sentieri e "trazzere" sterrate. Seguendole si scoprono
ambienti incontaminati e suggestivi, dagli ampi panorami
inaspettati, a volte orizzonti da comprendere l'Etna, i Nebrodi e le
Isole Eolie.
Tra le vette più alte e spettacolari sono Pizzo Carbonara (1979 m.),
Monte San Salvatore (1912 m.), Monte Ferro (1906 m.) Monte Ouacella
(1869 m.), Monte dei Cervi (1656 m.). Nonostante facciano parte
dello stesso complesso montuoso le differenze tra l'una e l'altra
sono sorprendenti. Il paesaggio è molto vario: cime tondeggianti o
aguzze, coperte di vegetazione o spoglie; disegnano valli, pianori,
altipiani, fiumi e torrenti, dirupi e dorsi dolcemente ondulati. |