6/8 | ||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||
Stilare un'elenco delle possibili escursioni sulle madonie è
praticamente impossibile. Alcune maggiormente praticate sono
divenute delle "classiche" sul territorio, sia in funzione
naturalistica che antropologica. Tra queste ultime vi è quella della Valle dei Mulini, dove è possibile ammirare l'antico processo della molitura. La presenza di una quindicina di costruzioni, tutte sul medesimo corso d'acqua (in un'area molto ricca), evidenzia, non un singolo manufatto, ma un reale sistema degli apparati macinanti e dell'insieme architettonico con caratteristiche costruttive tipiche. Tra queste costruzioni alcune sono state oggetto di restauro e conservazione, come il Mulino Pitta o il Mulino Du Spitali. Garantendo la dimostrazione delle attività storiche relative alle comunità contadine, come in un museo all'aria aperta, essi hanno acquisito valenza didattica e di testimonianza, a cui legare l'individualità e l'appartenenza culturale degli abitanti delle Madonie. Dirigendosi verso la vetta di Pizzo Sant'Angelo a 1081 m s.l.m., si arriva al Santuario di Gibilmanna. Sempre in ottica antropologica si scopre uno dei più importanti Santuari Mariani della Sicilia. Sull'area dove esisteva un'antico cenobio benedettino distrutto dagli Arabi nell'857, è stato realizzato il Santuario, composto di varie costruzioni di diversa epoca storica. All'interno della Chiesa del Santuario si trovano custoditi alcuni manufatti artisticamente pregevoli, altri sono raccolti nel piccolo Museo annesso, costruito recentemente (articolato in otto sale, raccoglie dipinti, sculture, argenti, paramenti ed arredi sacri), o nella Biblioteca ricca di riproduzioni librarie molto rare (incunaboli, testi filosofici e teologici tra i quali la prima edizione del 1558 del De Rebus Siculis di Tommaso Fazello). Ma, come dicevamo, le opere di maggior pregio si trovano all'interno della Chiesa come il ricco altare barocco in marmo policromo e un affresco della Madonna con Bambino (del XIII secolo), oltre una raffigurazione scultorea della Vergine di scuola gaginesca. Proseguendo verso la vetta si raggiunge, altresì, l'"Osservatorio geofisico”, a circa 1005 metri d'altezza. Tra le scursioni più importanti sotto il profilo naturalistico e paesaggistico, vi sono, sicuramente, quello verso Pizzo Carbonara e quello nelle gole del fiume Pollina. Pizzo Carbonara, che con i suoi 1979 m s.l.m., rappresenta in ogni caso la conquista della seconda vetta della Sicilia, una volta raggiunta ripaga totalmente della fatica spesa (è una delle scursioni più dure, che va preparata, comunque, con grande attenzione) con uno dei panorami più suggestivi, potendo godere della vista di quasi l'intera isola. La discesa della valle dove scorre il fiume Pollina, sempre copiosamente ricco d'acqua, rappresenta un'altro straordinario ambiente da scoprire sia geologicamente che naturalisticamente, essendo presenti numerose specie vegetali ed animali tipiche degli ambienti rupestri. Partendo dall'agglomerato rurale di Case Tiberio si scende fino a raggiungere il greto del Fiume Pollina, (fino alle scenografiche Gole del Fiume Pollina) incontrando diversi tipi di vegetazione e tutta una serie di laghetti, piccole cascate e giochi d'acqua. |
||||||||||||||||||||
|