I
Ritrovamenti
L'urbanistica di Mozia presenta carattere disomogeneo, dovutom
probabilmente da interventi successivi. La parte centrale dell'isola
è occupata da un sistema viario ortogonale molto simile a quello
delle polis siciliane d'origine greca. Si suppone infatti che vi sia
stata una sistemazione successiva ispirata al contesto greco. I
quartieri risultanti hanno una grandezza superiore, probabilmente
per la presenza di giardini interni.
Il tessuto urbano lungo la costa si adatta, viceversa, alla costa
stessa ed è molto più frammentario, probabilmente perchè d'origine
più antica. Similmente tra le prime opere realizzate vi sono le
fortificazioni, l'area portuale, santuari e la stessa strada che
collegava Mozia alla terraferma.
Le costruzioni di maggiore importanza sono state situate sui pochi
“rilievi” dell'isola ( dai 6 ai 61 metri ): l'acropoli, il Santuario
di Cappidduzzu e il Cothon, porto interno della città.
Le fortificazioni --- Le mura difensive di Mozia sono state
costruite sul perimetro dell'isola di lunghezza di 2,5 chilometri
circa . Essendo state realizzate su zone di calcare tenero hanno
presentato la necessità di contini restauri o rifacimenti Sono state
individiate quattro fasi successive, secondo le stesse tecniche di
costruzione. Ingente il lavoro che riguarda la quarta fase in cui la
tecnica costruttiva ha presentato la necessità di importare
nell'isola materiali ivi non presenti. Un'ulteriore fase puà essere
rappresentata da ristrutturazioni eddettuate con mattoni, eseguite
probabilmente nell'ultima ricostruzione effettuata dai cartaginesi.
Non molto è rimasto, anche se la cinta muraria era ancora visibile
nel Seicento e nel Settecento.
La strada di collegamento con la terraferma --- Fu realizzata
alla metà del VI secolo a. C. e collegava l'isola con il promontorio
di Birgi. Totalmente artificiale era basata su una massicciata larga
circa 12,50 m alla base, ed era larga per il passaggio di due carri
ed era costegiata da muretti di sicurezza alti circa 45 centimetri.
Attualmente è del tutto sommersa essendosi alzato il livello del
mare.
Accanto ad essa, protetto anche da una scogliera parallela vi sono
tracce di un'antico porticciolo.
Sul promontorio di Birgi sono state rinvenute tracce di una seconda
necropoli con tombe ad inumazione e a cassa, la prima con sarcofagi
monolitici e la seconda con lastroni di pietra.
La porta Nord --- L'ingresso alla città di Mozia avveniva
tramite una serie di tre porte successive e pavimentate ad una
distanza di 22 metri una dall'altra. Erano organizzate con due
ingressi l'una divisi da un pilastro. La meglio con servata è quella
esterna dove, probabilmente era situato il gruppo scultoreo di due
felini che azzannano un toro, ritrovato nel 1793 e conservato nel
Museo di Marsala.
L'area esterna, tra la porta e la costa era pavimentata. Di tre
livelli successivi, il più esterno era pavimentato in lastre di
calcare dove sono impressi due solchi lasciati dai carri che lo
percorrevano. Esterna alla strada di 10 m di larghezza, vi sono due
aree laterali pavimentate in ciottoli probabilmente ad uso pedonale.
Ai lati dell'area d'ingresso sono state ritrovate tracce di due
sacelli, uno piccolo e l'altro molto più grande. I sacelli hanno
forma caratteristica di deposito votivo del culto greco e punico.
Nel lavoro di scavo sono state riportate alla luce anfore, capitelli
di diverso stile, frammenti di ciotole e piccoli piatti, il tutto
conservato nel Museo. |