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CITTA' CARTAGINESI   SICILIA FENICIA
Panormo   I Fenici e la civiltà mediterranea
Mozia   "Abitavano anche i Fenici tutte le coste della Sicilia"
Solunto   In conclusione
     
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    SICILIA ANTICA
   Dal mito alla storia, analizziamo le
   civiltà d'origine che convivevano nel
   tempo antico in Sicilia: dalla
   preistoria alle colonie greche e
   cartaginesi.
 

Per saperne di più  

 
 
  1 - Solunto
  2 - Gli Scavi archeologici
  3 - I ritrovamenti
  4 - I ritrovamenti 2
 
   La Sicilia cartaginese
  
Solunto 4
   
 
     

 
 

Rovine dell'insediamento fenicio
a Solunto

 

Dedda71 - 2007

 

 
 

da Wikimedia Commons

 

I Ritrovamenti 2

La Zona pubblica
--- In fondo alla Via dell'Agorà si trova l'area pubblica di Solunto.
Sulla sinistra è presente un piazzale che si chiudeva con un grande portico dove, in fondo, si aprono nove esedre a pianta rettangolare, che presentano due colonne, fra ante con semicolonne. La costruzione aveva la funzione di soggiorno e riposo. Nell'ultimo ambiente esiste una nicchia che ospitava una statua per il culto di Zeus Olimpio.
L'estremità settentrionale del portico vi si trovava una cisterna pubblica.
La terrazza superiore era occupata dal teatro e dal bouleuterion. Il teatro, di non grande dimensioni ( poteva contenere circa milleduecento spettatori ), aveva un diametro di 45 metri e ventuno ordini di gradini, parzialmente scavati nella roccia come quello di Segesta. L'orchestra presenta due pavimenti sovrapposti d'epoca diversa: uno risalente al IV secolo a. C. e, il superiore d'epoca ellenistica, mentre la Scena è simile a quella di Segesta.

Era delimitato da un muro di sostegno poligonale, presente anche nel teatro suo contemporaneo di Metaponto.
A sud del Teatro si trova il bouleuterion ( da boulè, il senato locale ove veniva ospitato ). Di metri 11,30 x 7,30, forma regolare, conteneva una piccola cavea circolare a cinque ordini di posti ( circa cento ), e divisa in tre settori.
Sulla zona soprastante il Teatro si pensa che fosse l'acropoli della città, e la zona ove era edificato l'abitato d'epoca più antica.
A nord del teatro si trovava in origine un edificio pubblico, che nel I secolo d. C. venne distrutto insieme ad una parte della cavea per far posto ad una grande casa privata. Questo convalida il fatto che la città in quel periodo fosse già interessata dalla decadenza civica e dallo spopolamento progressivo degli abitanti.
 

Il Santuario --- Continuando sulla via dell'Agorà, superando la strada trasversale denominata "via Salinas" si accede alla principale area pubblica. Una soglia impediva l'accesso dei carri nell'agorà. Sulla sinistra si trovava il Santuario, composto da due edifici. Era di grande importanza per la vicinanza all'Agorà e per le dimensioni degli edifici.

Il primo edificio, ad est, comprende tre ambienti aperti solo sulla strada. Avevano funzione pubblica: in quello a sinistra vi era un altare con tre betili, tipici della cultura fenicio-punico, posto su un piano inclinato verso una vaschetta che raccoglieva il sangue delle vittime sacrificali. Nell'ambiente centrale si trova una banchina a tre gradini sui lati destinato a cerimonie di culto.

Il secondo edificio, più grande, comprende nove ambienti su tre livelli. Numerose sono le zone di culto e sacrificio votivo. Da rilevare sul terzo livello l'unico ambiente presente dove si trova una cisterna ed una fossa, che fungeva da grande scarico di materiale votivo (pesi da telaio, arule di terracotta, ceramica e ossa di animali). Alcuni ipotizzano che proprio qui si trovasse la grande statua ritrovata negli scavi del 1825 e che raffigura. più che una divinità greca, un Baal punico ( conservata nel Museo di Palermo ).

 
 
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