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  Città da visitare: Noto
 
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Noto antica.   
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La città barocca.
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Itinerario: lungo il corso Vittorio Emanuele III - prima parte.
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Itinerario: lungo il corso Vittorio Emanuele III - seconda parte.
     Bullet7blu.gif (869 byte) Itinerario: lungo il corso Vittorio Emanuele III - terza parte.
     Bullet7blu.gif (869 byte) Itinerario: percorrendo il Corso Cavour - prima parte.
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Itinerario: percorrendo il Corso Cavour - seconda parte.
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Uomini illustri di Noto.
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Per saperne di più  

 
   
 
   Lungo il Corso Vittorio
   Emanuele III
   
     
     

 
Porta a Noto

 

gutter - 27 Febbraio 2007







 
da Wikimedia Commons
 
Nella Noto barocca il Giardino pubblico a sud-est, costituisce l'ingresso lussureggiante alla città, scendendo invece per i pendii alberati alla pianura, si arriva alla strada verso la marina di Noto, dove si caricano e si scaricano le mercanzie, e sul lato opposto a Pachino.
 
La Porta Nazionale apre al Corso Vittorio Emanuele, l'asse monumentale della città. Era originariamente detta Porta Ferdinandea, poi Porta Reale e Nazionale. E' stata eretta nel 1838, su progetto dell'architetto napoletano Orazio Angelini, in onore della visita di Ferdinando II di Borbone, al quale gli abitanti di Noto vollero manifestare il proprio animo attraverso le tre sculture poste in alto, raffiguranti la torre (simbolo di forza), il cane (fedeltà) e la cicogna (affetto).
 
Nella prima delle tre piazze tangenti il Corso si affaccia la Chiesa dedicata a San Francesco d'Assisi e il suo Convento. La Chiesa, progettata da Vincenzo Sinatra nel 1743, è chiamata anche dell'Immacolata per la statua della Madonna, attribuita al Monachello. Questa statua e una lapide di Bonasia, custodite all'interno, provengono dalla Città Antica. La piazzetta dell'immacolata è il primo degli innumerevoli episodi di scenografia barocca, grazie alla scalinata che porta alla Chiesa e al fronte laterale del Convento del SS. Salvatore sulla sinistra. Il convento è ritenuto dagli studiosi uno dei massimi capolavori del barocco siciliano. E' un grande complesso rettangolare, comprendente anche la Basilica, edificato nel corso di tutto il secolo XVIII, tra il 1706 e il 1791. Bellissimo il prospetto orientale, appunto, dal moto ondoso, con le tredici finestre chiuse da gelosie a grate a petto d'oca. Culmina con la svettante Torre del Belvedere, "per superare in altezza gli edifici vicini e le cupole circostanti, assumeva nel panorama urbano di Noto una caratterizzazione architettonica eccezionale, che diventava nello stesso tempo simbolo dell'assoluta preminenza del convento del SS. Salvatore rispetto agli altri complessi monastici ". (Boscarino).
 
Nel Convento è ospitato il Museo Civico, le cui raccolte si sono formate nell'Ottocento vantando un Museo archeologico e di curiosità naturali con una ricca collezione di rare medaglie greche, romane e moresche. Raccoglie reperti archeologici provenienti dal territorio netino. Interessantissima la sezione moderna, nella quale si possono vedere i progetti originali degli architetti che hanno operato nella ricostruzione della città.
 
 

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