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La storia di
Vendicari ha radici lontane nel tempo: il nome è di derivazione araba, ma insediamenti
umani vi furono sin dalla preistoria, come dimostrano, più a sud le grotte Calafarina e
Carruggi. Approdo già conosciuto in epoca fenicia, Vendicari divenne il porto dellantica Netum, dal quale, per secoli, salparono imbarcazioni cariche di varie mercanzie tra cui grano (la città di Noto acquisì, con diploma del 1396, il diritto ad esportarlo) e tonno, la cui pesca e lavorazione costituì unimportante fonte di occupazione fino al 1943, anno di chiusura della tonnara; attiva da Maggio a Giugno, quella di Vendicari era una tonnara detta di ripasso, poiché si pescavano i tonni che riprendevano il largo dopo aver deposto le uova. La testimonianza più antica della millenaria tradizione della pesca e lavorazione del pesce a Vendicari è data dallo stabilimento, di epoca ellenistica, nel quale veniva salato il pesce in eccedenza, e preparato il garum, alimento allepoca apprezzatissimo, realizzato mettendo a macerare in vasche contenenti acqua di mare gli scarti dei tonni, soprattutto interiora, insieme a pescato di piccola taglia. |
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Il sale necessario a queste attività veniva ricavato in loco, sfruttando i pantani in prossimità del mare: rimangono testimonianze dellattività delle Saline negli impianti di Pantano Grande che furono attivi sino al 1951. |
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