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Come si deve per un
gigante come il vulcano Etna, anche la sua storia è molto lunga. Si
ritiene che ben 700.000 anni fa abbia inizio, nel Quaternario. Nel
movimento delle zolle continentali quella europea-asiatica iniziò a
scontrarsi con quella meridionale africana dando vita ai monti
Peloritani e all'altopiano Ibleo. Al suo interno un golfo (golfo
pre-etneo) che si estendeva tra i due rilievi. Tutta l'area
siciliana, in realtà, compreso il golfo pre-etneo, si sollevava da
tempo, a partire da circa 1 milione e 700 mila anni fa. Al centro
del golfo iniziarono eruzioni sottomarine di lave basaltiche. Tra
200 e 100.000 anni fa questi coni mutarono attività eruttiva
emettendo lave alcalo-basaltiche. Il sollevamento dell'area continuò
fino a che le eruzioni raggiunsero il livello del mare e si
allargarono sopra depositi di argille, che ne ricoprivano il fondo.
I prodotti delle antiche eruzioni sottomarine sono visibili in
superficie nella zona che va da Aci Castello (ad esempio il rilievo
su cui sorge il Castello) ad Aci Trezza. Sempre nella zona di Aci
Castello sono rilevabili le prime eruzioni pre-etnee sulla
terraferma con strati di cenere interstratificati alle argille del
fondo marino del golfo pre-etneo. Altre testimonianze di questo
primo periodo sono visibili a Motta S. Anastasia e a Paternò. Il
primo ad emergere fu Monte Calanna (così viene denominato dagli
studiosi), oggi inglobato all'interno dell'Etna. 80.000 anni fa,
spentosi il vulcano, ne sorsero altri più ad ovest, in un'area
chiamata Trifoglietto. La tipologia delle eruzioni cambia: le prime
eruzioni sono di tipo effusivo, quelle successive di tipo esplosivo
( l'attuale è effusivo), più simile, quindi al Vesuvio o a Vulcano
nelle Eolie. Questa diversificazione è rilevabile nel profilo
irregolare della montagna. Nella zona alla base della Timpa di
Acireale e sopra le lave pre-etnee nella zona di Adrano-S. Maria di
Licodia si rileva un'attività effusiva, mentre quella esplosiva, con
colate piroclastiche sono attualmente visibili nella zona di Aci
Castello-Acireale. Spostandosì sempre più ad ovest raggiunse
successivamente l'area detta Trifoglietto II. Ma come accade spesso
la vasta area vulcanica collassò 65.000 anni fa dando origine
all'attuale caldera detta Valle del Bove. Un lungo periodo durato
circa 30.000 anni, portò col tempo, tra efflusioni e esplosioni, a
riempire l'area tra le due zolle. Fu dopo questo lungo periodo che
venne formandosi , sempre più ad ovest, un cono vulcanico, l'ultimo,
che è quello attuale chiamato Etna (ma detto anche Mongibello), Il cono del Mongibello è situato nella zona
centrale dell'Etna e ne comprende più di un terzo del volume. Le
eruzioni più antiche costituiscono quasi il 90% del volume del cono.
Separata dalla formazione della caldera del Cratere Ellittico vi è
l'attività del Mongibello moderno (databile tra 9000 e 2000 anni
fa).
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