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IL VULCANO ETNA   IL PARCO DELL'ETNA
Introduzione   La costituzione dell'Ente Parco
L'origine del gigante   La flora del Parco
Le eruzioni più recenti   La fauna del Parco
Le eruzioni del XX secolo   L'Etna ed il turismo
Le leggende sull'Etna   I comuni etnei
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    IL VULCANO ETNA

   Alla scoperta del vulcano più grande
   d'Europa. Attrazione ambientale e
   anima della cultura siciliana

    La costituzione
    dell'Ente Parco

 

Per saperne di più  

   
 
   

 
 

Eruzione dell'Etna del 1766,
incisione colorata di Alessandro D'Anna.

Alessandro D'Anna (1746-1810),
ca  1770


 

 
 
 

da Wikimedia Commons

 

Il Parco dell'Etna
Se l'idea di costituire un parco protetto nella zona del vulcano Etna potremmo farla risalire agli anni '60, per l'assoluta originalità dell'ambiente naturale della zona, dovuto alla storia stessa del vulcano e del tipo delle sue eruzioni, geologicamente parlando, e che hanno portato ad una ricchissima varietà vegetale e animale, bene, non è stata altrettanto semplice e chiara l'azione che portasse alla sua costituzione. Solo dopo un vivacissimo dibattito e polemiche, difficoltà e ostacoli, il 6 maggio 1981 l'Assemblea Regionale Siciliana, avviando una filosofia e un'azione di tutela del territorio, varò la Legge n. 98 che prevede l'istituzione di 19 riserve e la nascita di 3 parchi naturali: l'Etna, i Nebrodi e le Madonie.
Un Comitato di Proposta, formato verso la fine dell'82, composto dei rappresentanti dei 20 comuni interessati dell'area, si mise all'opera. Anche qui le difficoltà non mancarono. Nonostante il fallimento dell'iniziativa, il 17 marzo 1987 (G.U.R.S. n. 14 del 4 aprile 1987) sanziona la nascita del Parco dell'Etna. Il 14 agosto dello stesso anno venne costituito l'Ente di diritto pubblico per la gestione dell'area protetta, denominato Ente Parco dell'Etna con sede in Nicolosi (CT).

Il Parco dell'Etna, è diviso in quattro zone:
La zona "A" (di 19.000 ettari) è priva di insediamenti umani e per questo è quasi tutta di proprietà pubblica.
La zona “B” (di 26.000 ettari) è, invece, mista. Comprende piccoli appezzamenti agricoli, antiche costruzioni contadine, case padronali. Un'area dove è presente l'opera storica dell'uomo e le sue piccole attività attuali basate sulla natura.
Le zone "C" e "D" (di 14.000 ettari), in realtà sono zone di pre-parco, per eventuali insediamenti turistici, sempre nella logica del parco naturalistico.

 

  Il Sito del
Parco dell'Etna
 
 

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