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I PARCHI LETTERARI
 Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
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Parco di Stefano D'Arrigo
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Luigi Pirandello
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Salvatore Quasimodo
  Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Nino Savarese
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Leonardo Sciascia
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Giovanni Verga
 Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Elio Vittorini
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     I PARCHI LETTERARI SICILIANI 

      Esiste un'interrelazione alla base di
    ogni creazione fantastica, che mette
    al centro l'autore e a corona gli
    imput creativi, come l'arte, il
    paesaggio, la storia, le tradizioni
    ed i sapori della propria terra.

    Stefano D'Arrigo
 

 

Per saperne di più  

   
 
   

 
 

Il meraviglioso stretto di Messina,
foto scattata dalla panoramica.

 

MarcoCrupi
 
 
 

da Wikimedia Commons

 

   Parco Letterario D'Arrigo

Fortunato Stefano D'Arrigo
(Alì Terme, 15 ottobre 1919 - Roma, 2 maggio 1992) è stato uno scrittore italiano

D'Arrigo ha pubblicato relativamente poche opere letterarie, ma il suo romanzo più importante, Horcynus Orca fu considerato un caso letterario, sia durante la stesura, durata più di vent'anni, che al momento della pubblicazione presso Mondadori nel 1975.

Il libro, di 1257 pagine, narra le vicende di ’Ndrja Cambrìa, marinaio della fu Regia Marina che ritorna, dopo il Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 a Cariddi suo paese natale sulle rive dello Stretto di Messina, scenario magnifico e allo stesso tempo tremendo di tutto il racconto.

Horcynus Orca è un'opera complessa e raffinata costruita con un linguaggio nuovo che ha le radici nell'antica lingua siciliana e affronta il mito del nostos l'eroe errante presente nella letteratura dalle origini fino al mondo contemporaneo, dall'Odissea diOmero all'Ulisse diJames Joyce. La statura dello scrittore e l'immenso valore che il romanzo Horcynus Orca ha nel panorama della letteratura non solo italiana ma universale non consentono una trattazione sintetica e banale e consigliano una scoperta o riscoperta del romanzo stesso attraverso la sua lettura, dato che il romanzo è nuovamente reperibile perché recentemente ripubblicato da Rizzoli
... (da Wikipedia.it)

Parco Letterario

S
fruttare un’idea semplice, ma al tempo stesso vincente, per realizzare un nuovo tipo di turismo: creare degli itinerari che ripercorrano gli scenari descritti da un autore , permettendo non solo di "rivederli" ma anche di "riviverli "attraverso nuove emozioni.

L’unico parco che abbraccia due regioni, Sicilia e Calabria, è quello dedicato a Stefano D’Arrigo, autore di " Horcynus Orca ", il romanzo che celebra lo Stretto di Messina con i suoi miti e le sue tradizioni cantando, nello stesso tempo , la fine di un’epoca. Un parco scientifico-letterario, che racchiude il lavoro di due enti promotori, la cooperativa sociale Ecos-Med di Messina e il Cric di Reggio Calabria.

Il parco Horcynus Orca si propone di " accompagnare " il visitatore sulle orme del protagonista dell’Horcynus quel " nocchiere semplice della fu regia marina " Ndria Cambria " di ritorno a casa, nel paese dello scilla e cariddi , sul " due mari ".

Lo Stretto su cui si affaccia e si specchia il villaggio di pescatori che Stefano D’Arrigo chiama Cariddi e colloca nell’attuale Capo Peloro, dove sorgerà " il cuore " del parco sul versante messinese (dall’altra parte sarà a Scilla). Il parco è un grande laboratorio che vuol far vivere i segreti, le correnti e i misteri che, da sempre, animano lo Stretto .

"Ma al di là delle opportunità di occupazione prodotte, il Parco – spiega Gaetano Giunta – va nella direzione del rafforzamento dell’economia solidale che in questi anni ha dimostrato una grande vivacità e creatività, in un’area dove l’economia tradizionale è asfittica ".

E se dai tempi più antichi lo Stretto richiama mostri e paure, il parco li rievoca ma per esorcizzarli finalmente. La Torre degli inglesi, il forte cinquecentesco ai piedi del pilone, accoglierà le apparecchiature tecnologiche e multimediali che consentiranno sia di studiare i fenomeni caotici dello Stretto ( gorghi e mulinelli che intimorivano gli antichi naviganti ), sia di penetrare con lo sguardo nelle profondità di questo specchio d’acqua fino a cogliere le immagini dei mostruosi pesci abissali. Il parco insomma, scommette su un nuovo modello di turismo culturale che valorizza gli ecosistemi. Scilla e Cariddi, grazie al parco, si danno la mano. Il 2001 sarà l’anno del riscatto sociale, culturale ed economico, per l’intera area dello Stretto, solo se progetti, come questo del parco, andranno a buon fine.

 

Bullet7blu.gif (869 byte) BOOK - Stefano D'Arrigo

 
 

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