MarcoCrupi |
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Parco
Letterario D'Arrigo Il libro, di 1257 pagine, narra le vicende di ’Ndrja Cambrìa, marinaio della fu Regia Marina che ritorna, dopo il Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 a Cariddi suo paese natale sulle rive dello Stretto di Messina, scenario magnifico e allo stesso tempo tremendo di tutto il racconto.
Horcynus Orca
è un'opera complessa e raffinata costruita con un linguaggio nuovo
che ha le radici nell'antica lingua siciliana e affronta il mito del
nostos l'eroe errante presente nella letteratura dalle origini fino
al mondo contemporaneo, dall'Odissea diOmero all'Ulisse diJames
Joyce. La statura dello scrittore e l'immenso valore che il romanzo
Horcynus Orca
ha nel panorama della letteratura non solo italiana ma universale
non consentono una trattazione sintetica e banale e consigliano una
scoperta o riscoperta del romanzo stesso attraverso la sua lettura,
dato che il romanzo è nuovamente reperibile perché recentemente
ripubblicato da Rizzoli Lunico parco che abbraccia due regioni, Sicilia e Calabria, è quello dedicato a Stefano DArrigo, autore di " Horcynus Orca ", il romanzo che celebra lo Stretto di Messina con i suoi miti e le sue tradizioni cantando, nello stesso tempo , la fine di unepoca. Un parco scientifico-letterario, che racchiude il lavoro di due enti promotori, la cooperativa sociale Ecos-Med di Messina e il Cric di Reggio Calabria. Il parco Horcynus Orca si propone di " accompagnare " il visitatore sulle orme del protagonista dellHorcynus quel " nocchiere semplice della fu regia marina " Ndria Cambria " di ritorno a casa, nel paese dello scilla e cariddi , sul " due mari ". Lo Stretto su cui si affaccia e si specchia il villaggio di pescatori che Stefano DArrigo chiama Cariddi e colloca nellattuale Capo Peloro, dove sorgerà " il cuore " del parco sul versante messinese (dallaltra parte sarà a Scilla). Il parco è un grande laboratorio che vuol far vivere i segreti, le correnti e i misteri che, da sempre, animano lo Stretto . "Ma al di là delle opportunità di occupazione prodotte, il Parco spiega Gaetano Giunta va nella direzione del rafforzamento delleconomia solidale che in questi anni ha dimostrato una grande vivacità e creatività, in unarea dove leconomia tradizionale è asfittica ". E se dai tempi più antichi lo Stretto richiama mostri e paure, il parco li rievoca ma per esorcizzarli finalmente. La Torre degli inglesi, il forte cinquecentesco ai piedi del pilone, accoglierà le apparecchiature tecnologiche e multimediali che consentiranno sia di studiare i fenomeni caotici dello Stretto ( gorghi e mulinelli che intimorivano gli antichi naviganti ), sia di penetrare con lo sguardo nelle profondità di questo specchio dacqua fino a cogliere le immagini dei mostruosi pesci abissali. Il parco insomma, scommette su un nuovo modello di turismo culturale che valorizza gli ecosistemi. Scilla e Cariddi, grazie al parco, si danno la mano. Il 2001 sarà lanno del riscatto sociale, culturale ed economico, per lintera area dello Stretto, solo se progetti, come questo del parco, andranno a buon fine. |
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