Parco Letterario
Giovanni Verga
Giovanni Carmelo Verga
(Catania, 2
settembre 1840 - Catanie, 27 gennaio 1922) è stato uno
scrittore italiano erato il maggior esponente della corrente
letteraria del verismo.
Giovanni Verga nacque il 2 settembre del 1840 a Catania. Il padre,
Giovanni Battista, era di Vizzini , dove la famiglia Verga aveva
delle proprietà, e discendeva dal ramo cadetto di una famiglia alla
quale appartenevano i baroni di Fontanablanca; la madre si chiamava
Caterina Mauro e apparteneva ad una famiglia borghese di Catania. Il
piccolo Giovanni fu registrato all'anagrafe di Catania, tuttavia
alcuni sostengono che sia nato in contrada Tiepidi, nel territorio
di Licodia Eubea nei pressi di Vizzini, ove la famiglia si trovava
per evitarel'epidemia di peste che affliggeva Catania
...
Verga ricevette una buona istruzione: compiuti gli studi primari e
medi si iscrisse alla scuola di Antonino Abbate , scrittore,
fervente patriota e repubblicano, dal quale assorbì il gusto
letterario romantico ed il Patriottismo
...
L'attività letteraria del Verga, dopo le prime opere giovanili e
senza rilievo, può essere divisa in due fasi: una prima dove egli
studiò l'alta società e gli ambienti artistici, unendo residui
romantici e modi scapigliati con la tendenza generica a una
letteratura "vera" e "sociale" e una seconda che può propriamente
essere definita quella verista.
...
(da
Wikipedia.it)
Parco Letterario
Se per ogni scrittore ha validità
il fatto che ogni romanzo ha una propria ambientazione, a maggior
ragione gli scritti del "verista" Giovanni Verga non possono che
parlare della natura, degli uomini, dei riti e della vita di una
certa realtà popolare. La realtà è quella dei paesini catanesi della
Riviera dei Ciclopi. Aci Trezza, soprattutto, appare con i suoi
luoghi nel romanzo "I Malavoglia", dove è ambientato il lento
decadimento della famiglia protagonista. Tutto il paese ne è
pervaso: la casa del nespolo, le viuzze, la piazza, la fontana, la
chiesa. Lo stesso Luchino Visconti, famoso regista cinematografico,
nel celebre film "La terra trema", ambientato sulla costa catanese,
utilizzando come attori gli stessi pescatori di Aci Trezza, non fece
mistero del fatto che l'opera cinematografica è ispirata ai luoghi e
ai personaggi del romanzo verghiano. Sempre Aci Trezza fa da sfondo
nel racconto "Le storie del Castello di Trezza" di Verga.
Un momento di riflessione s'impone. Il verismo del grande scrittore
siciliano, ispirandosi a persone e luoghi di una certa realtà
fisica, porterebbero a pensare ad una narrazione estremamente
"vera". Ma, così come capita spesso, essendo ogni luogo intriso di
storia e di leggenda, ogni scritto, più o meno, si arricchisce di un
"magma" estremamente ricco. Capita così che la zona degli Aci è
famosa in tutto il mondo per il fatto d'essere legata ai miti
narrati da Omero e Virgilio. I faraglioni, davanti la costa catanese,
ormai sono legati, nell'immaginario collettivo, alle rocce lanciate
dal ciclope Polifemo, accecato, contro la nave di Ulisse che
fuggiva, brano scritto nell'Odissea di Omero. Sempre nell'area ogni
anno il 24 giugno si svolge il rito del "U pisci a mari", festa
popolare in onore di S.Giovanni Battista, patrono di Acitrezza.
L'antica arte della cattura del pesce spada viene mimata in un rito
propiziatorio alla pesca e di tradizione popolare in cui la
collettività locale trova la sua identità di gruppo.
Visitare i luoghi ha quindi validità "verista" e mitologica,
narrativa e di ritualità arcana, paesaggistica e riconoscibilità
della vita stessa di un grande scrittore come Giovanni Verga. |