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In questo periodo si intensificano i commerci della Sicilia con i popoli del Mediterraneo orientale. In essa possiamo distinguere tre fasi: antica età del bronzo, caratterizzata dal villaggio e dalla necropoli di Castelluccio, presso Noto, dalle tombe rupestri di Naro (Agrigento), di Partanna e del villaggio siculo di Capo Graziano nell’isola di Filicudi (Eolie); media età del bronzo, caratterizzata . ~ necropoli siracusane del Plemmirio, di Matrensa, di Cozzo pantàno e della penisola di Tapso (oggi Magnisi, presso Augusta); tarda età del bronzo o prima età del ferro , caratterizzata dalla grandiosa necropoli di Pantàlica nella valle del fiume Anapo presso Siracusa (tredicesimo-ottavo secolo a.C.), dove la roccia calcarea è traforata da oltre cinquemila sepolcri. Gli stretti legami della civiltà sicula col mondo egeo-cretese sono testimoniati dai portali in pietra delle tombe di Castelluccio, che recano il motivo miceneo della doppia spirale, e dalle placchette in osso decorate da globuli a rilievo, identiche a quelle trovate nelle tombe coeve di Malta, del Peloponneso e della Troade; nonché da ceramiche, da spade e da fibbie di chiara influenza egeo-cretese. Di influenza mediterraneo-occidentale è il bicchiere campaniforme di tipo iberico, trovato tanto a Villafrati quanto a Torrebigini |
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