La Sicilia conobbe
il rame, importato con ogni probabilità attraverso il mare Africano, e da
essa trasmesso all’Italia attraverso lo stretto di Messina. I villaggi di
capanne si circondano di una profonda trincea a difesa dell’abitato, come
avviene a Castelluccio, presso Siracusa; ma la civiltà eneolitica della
Sicilia ha un carattere meno unitario di quella delle stazioni del
continente, perché più esposta alle diverse culture della Grecia
continentale, e anatoliche. Le ceramiche si trasformano continuamente, come
vediamo dai reperti delle grotte della Chiusazza e del Conzo a Canicattini
Bagni, presso Siracusa, del villaggio di San Cono, nei monti Iblei, del
villaggio di Piano Notaro, presso Gela, e le stazioni della Conca d’oro,
presso Palermo. Le ceramiche più belle di questo periodo sono quelle di
Serraferlicchio, dipinte in nero opaco sul fondo rosso vivo con motivi
geometrici nuovi, come fasci di segmenti, alveoli e reticolati. |