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Nel confronto politico tra Chiesa e
Impero la morte improvvisa di Federico II riaprì la disputa. Papa Innocenzo
IV (1243-1254) cercò di svincolarsi dalla morsa sveva, appoggiandosi ai
baroni rivoltosi del regno e cercando una figura di principe a lui fedele da
mettere sul trono che era stato di Federico II. Il 21 maggio 1254 morì l'imperatore svevo Corrado IV (legittimo successore di Federico II), il quale governava il regno di Sicilia per mezzo del fratellastro Manfredi.
Il 25 maggio 1254 il re inglese Enrico III
accettò l'offerta per suo figlio Edmondo di Lancaster, presto nominato
ufficialmente
Edmundus Dei gratia Siciliae rex.
Ciononostante il Parlamento inglese continuava a nutrire forti dubbi
sull'avventura siciliana.
Iniziarono nel regno una serie di
rivolte: quella delle città siciliane, tra cui Messina, sostenute da
Innocenzo, rappresentato dal vicario pontificio fra’ Rufino da Piacenza,
violentemente stroncata da Federico Lancia e da Enrico Abate, su ordine di
Manfredi, nella battaglia di Favara del 1256 con le truppe pontifice, dove
fu preso prigioniero lo stesso fra’ Rufino; quella di Pietro Ruffo, presto
deposto dalla carica di maresciallo e ucciso a Terracina nel 1257 da un
sicario di Manfredi. Nelle lunghe trattative tra corona inglese e Santa Sede si cercò persino di realizzare il matrimonio di Costanza di Svevia figlia di Manfredi con Edmondo di Lancaster. La principessa, invece di quest'ultimo, sposò Pietro III d’Aragona nel 1262. |
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