Alla morte di papa Clemente IV (1254-1261),
gli succedettero due papi francesi: Urbano IV (1261-1264) e Clemente IV
(1265-1268). Poichè le trattative con la corte inglese non portavano frutti,
rivolsero la loro attenzione alla monarchia francese. Re Luigi IX il Santo
puntava alla conquista dell’impero bizantino. Il papa lo convinse che per
ottenere questo risultato bisognasse impadronirsi prima della corona
siciliana, e che fosse volontà del popolo stesso nelle continue rivolte
liberarsi del governo svevo. Nel 1265 re Luigi IX di Francia finalmente
accettò la corona del regno di Sicilia per suo fratello Carlo d’ Angiò,
conte di Provenza. La soluzione «francese» fu quindi la svolta
finale della questione siciliana.
Nella battaglia del 26 febbraio 1266,
al ponte della Maorella, presso il fiume Calore di Benevento,
la cavalleria francese travolse la
fanteria di Manfredi. Egli morì nello scontro lasciando il campo aperto al
dominio angioino.
I Siciliani, sotto la guida di Corrado Capece, per lealtà verso la corona
sveva, invitarono Corradino di Svevia a prendere la corona siciliana, che
gli spettava per diritto di successione. La conseguente spedizione di
Corradino in Italia si risolse nella battaglia di Tagliacozzo il 23 agosto
1268. Sconfitto e tradito nel castello di Astura dai Frangipane, finì
consegnato nelle mani dei francesi, che lo decapitarono nella piazza del
mercato di Napoli, assieme al cugino Federico d’ Antiochia, il 29 ottobre
1268.
Carlo d’Angiò considerò quest'atto dei siciliani come un vero e proprio
tradimento. Inviò in Sicilia il suo luogotenente Guglielmo l’Etendart, con
l'ordine di punire l'oltraggio. Questo non risparmiò nè crudeltà nè sangue.
Fece uccidere barbaramente i capi della rivolta. Spietato torturò, mutilò e
uccise secondo la propria volontà. Fu con questo biglietto da visita che il
dominio angioino si presentò in Sicilia. Sotto la cenere covò il malumore e
l'odio per gli occupanti. Il Vespro siciliano del 1282 dimostrò affermandola
la volontà dei siciliani tutti, in una delle pagine più splendenti della
storia dell'isola. |