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Descrizione dell’impianto e delle decorazioni. Il monumento sorge su un impianto basilicale diviso in tre navate da pilastri a fascio su cui scaricano arcate ogivali; le navate si concludono con tre absidi semicircolari. La struttura originaria era completata da un ‘altra campata e due pilastri. Essi permettevano, assieme ad altre strutture portanti crollate, il sostegno delle crociere costolonate, anch’esse andate perse. Il disegno snello dei pilastri, l’ armonia e l’organicità delle parti nel loro insieme, lo stile sono elementi inequivocabili dell’ origine nordica degli architetti autori della chiesa. Forse solo le arcate laterali, diverse dalla navata centrale, potrebbero tradire origini locali, ma è più probabile che siano rimaneggiamenti effettuati nella seconda metà del ‘400. I restauri, quasi terminati (mancano la pavimentazione e il trattamento delle pietre), hanno restituito alla chiesa parte del suo aspetto originario, attraverso l’integrazione delle parti murarie assenti ed alla posa del tetto. La facciata principale è sostituita da una copertura di pannelli trasparenti in vetro con intersezioni metalliche di sostegno. L’esterno, con muri in conci di calcare estratti dalle cave di Gesso, presenta poche finestre. All’interno, particolare interesse destano i disegni scultorei dei capitelli e dei due portali laterale e centrale. Di questo restano pochi frammenti conservati all’interno del museo regionale di Messina. Quello laterale è stato ricomposto di recente. Di difficile lettura, perché ormai consunti, sono le scene rappresentate dalle sculture dei preziosi capitelli: mostro tricipite; leone che ammazza agnello; cespi di foglie di acanto; testine umane.
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