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 Bullet7blu.gif (869 byte) Messina e il suo "Genius loci"
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 Idee da concretizzare
  
PROPOSTA PER L'ISTITUZIONE DI UN MUSEO
  COMUNALE DELLE MACHINE FESTIVE
 

Per saperne di pił  

 
   
 
  Il progetto per la
  realizzazione del
  nuovo Museo
   
     
     

Testo di Mario Sergio Todesco


 

 
M. Panebianco - M. Minasi, I Giganti, 1840 circa, particolare del "Cammellaccio"

 
 

 



 

La struttura del Museo Comunale delle Machine festive potrebbe sorgere nell’area di proprietą comunale attualmente adibita in parte al ricovero (assai precario e fatiscente) delle statue equestri dei due Giganti Mata e Grifone, in parte ad un inverecondo deposito di cartellonistica dismessa e di ferraglie di vario genere, risultanti da lavori pubblici ultimati da decenni etc., che deturpano gravemente il contesto territoriale e urbanistico in questione, tutt’altro che banale in quanto costituente porzione significativa dell’antica Via del Dromo.

Per il progetto preliminare, si potrą provvedere attraverso una progettazione della Soprintendenza, la quale possiede al proprio interno le figure professionali nonché le competenze tecnico-scientifiche per la realizzazione della struttura museale e per l’allestimento degli spazi espositivi.

Materiali e Corredi  
che ci si propone di esporre o di fare fruire nel nuovo Museo

· Manufatti di varia natura e consistenza di epoca sette-novecentesca documentanti il ciclo festivo e rituale del mezz’agosto messinese;

· Attrezzature e parti delle machine festive dismesse, la cui esposizione en plein air a titolo documentario potrą integrare la fruizione dei manufatti di minori dimensioni presenti all’interno della sede museale (modellino settecentesco della Vara, modellino novecentesco della Vara, modellino novecentesco dei Giganti, frammenti lignei settecenteschi dei Giganti, mantovana dismessa del cippo del 1902, angioletti e putti degli anni ’50, testa in gesso di Mata realizzata da Michele Amoroso nel 1951 etc.);

· Materiali provenienti da archivi pubblici e privati, dalle carte possedute dal Comune (Archivio Storico Comunale, appunti di Gaetano La Corte Cailler etc.) e dalla Curia (documenti cinquecenteschi della Maramma del Duomo) alla documentazione dell’attivitą delle fabbriche artigianali otto e novecentesche impegnate nella costruzione, nell’allestimento e nella manutenzione di machine e apparati festivi;

· Materiale iconografico di vario genere: fotografie, disegni, stampe, dipinti etc., concernenti la Vara, i Giganti, il Cammello, le Varette, il Vascelluzzo, gli apparati effimeri cinque-ottocenteschi ed i loro contesti storici, socio-economici, tecnologici, antropologici; archivio audiovisivo, comprendente filmati e audionastri sui contesti di fruizione delle machine, sulle storie di vita dei fedeli, dei portatori, della ciurma etc.;testimonianze di vario genere etc.;

· Biblioteca specializzata sulle machine festive sotto i molteplici profili storico, tecnologico, socio-economico, antropologico e teatrale.

 
 

       

 

 

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