Al
di là dei problemi, che interessano soprattutto gli storici, è importante mettere in
luce, della Vara, la grande carica emozionale che il suo trascinamento determina nella
enorme massa di fedeli che ogni anno, nel giorno di Ferragosto, si raccolgono intorno a
questo simulacro di dimensioni eccessive, barocche, che porta in giro per la città,
svettante verso il cielo, la sequela di un mistero cosmico colto nelle sue molteplici
ierofanie. |
La Vara avanza mostrandosi. La sua peculiare
caratteristica è quella di essere un asse del mondo in movimento che consente, a
chi al suo seguito compie il percorso processionale, di muoversi guadagnando nuovi spazi,
e pur tuttavia rimanendo al centro del proprio universo. Tale esigenza di domesticazione
rituale del territorio, propria di tutte le società tradizionali, ha determinato, in aree
rientranti nellorbita culturale di Messina, lelaborazione di analoghe macchine
trionfali che sono state certamente modellate sullarchetipo messinese, come ad
esempio la Vara di Randazzo e la cosiddetta Varia di Palmi.
Esempio,
sia pur sofisticato, di macchina processionale, in ciò simile alle innumerevoli vare e
varette utilizzate in tutte le feste meridionali per trasportare e mostrare il simulacro
della divinità, la Vara ha sempre colpito la fantasia di quanti, viaggiatori italiani o
stranieri, si siano nel corso degli ultimi tre secoli volti a fissare lo sguardo sulla
città di Messina e le sue tradizioni.
|