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Agrigento e
Siracusa, pur entrambe vittoriose su Cartagine, non potevano che terminare
il sodalizio, a causa della rivalità tipica tra tiranni. Alla morte di
Gelone di Siracusa, il figlio Gerone, temendo rivalità con l'altro suo
fratello Polizelo, che si era rifugiato ad Agrigento, raccogliendo richieste
d’aiuto dagli imeresi, pesantemente governati da Trasideo, figlio di Terone,
si decise a muovere guerra ad Agrigento. Schierati gli eserciti uno di
fronte all’altro, la leggenda narra dell’intervento del poeta Simonide, che,
grazie all’importanza data allora nelle corti agli intellettuali, riuscì a
rappacificare i due contendenti.
città di Persefone, città la più bella fra
albergo son di uomini, o amica del
Con la morte di
Terone nel 473 a.C. e la successione di
Trasideo, si apre un nuovo capitolo per la città. Tale era la sua crudeltà,
che gli stessi agrigentini e imeresi, chiesero soccorso a Gerone di
Siracusa. Accorso in loro aiuto, Trasideo fu sconfitto, e poi a Megara Nisea,
dove si era rifuggiato, fu ucciso. La direzione di Agrigento passò,
inizialmente, nelle mani di un governo semiaristocratico (circa mille
cittadini tra i più ricchi e importanti). La strada aperta portò, ben
presto, alla democrazia: tutti i cittadini ne furono investiti. A questa
soluzione si giunse, si narra, grazie all’appoggio di Empedocle, geniale
agrigentino stimatissimo dai suoi concittadini, quasi come un dio.
Empedocle è passato alla storia per le
sue ricerche e studi in diversi campi della cultura. In effetti, fu
filosofo, scienziato, poeta, medico e taumaturgo. Dei due poemi che compose
ci rimangono circa 400 versi. Il primo fu «Sulla natura» di carattere
scientifico, il secondo «Le
purificazioni» di tipologia
etico-religiosa.
La sua fama, che lo ha fatto arrivare
sino a noi, ha origine da intuizioni scientifiche del tutto innovative.
Lasciando la strada battuta dalla scuola di Mileto, Empedocle ipotizzò,
distinguendo tra natura e forza, all’origine della vita e del mondo, la
diversa fusione e separazione dei quattro elementi principali (acqua, terra,
aria e fuoco), ottenuta con l'azione di forze d'attrazione e repulsione,
che Empedocle chiamava poeticamente odio e amore. Per questo è ritenuto, a
tutti gli effetti, un precursore della chimica moderna.
Nel campo della fisica, incredibilmente,
Empedocle ipotizza che l'aria ha le caratteristiche di un corpo, mentre la
luce è una «.sostanza fluente» che
si diffonde attraverso lo spazio. Tale intuizione è stata dimostrata dalla
attuale teoria elettromagnetica della luce.
Il V secolo a. C. (l’epoca di Empedocle),
fu per la città di Agrigento, l’età della ricchezza e del benessere. La pace
regnò, sostanzialmente, in Sicilia, se si fa eccezione della rivolta dei
Siculi. Guidati da Ducezio, furono, ben presto, sconfitti
intorno al 450
a.c. |
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