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LA CITTA' DI AGRIGENTO
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Atene e Cartagine minacciano l’isola

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Bullet7blu.gif (869 byte) La cinta muraria e la struttura difensiva
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Il Museo Archeologico
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Gli eventi culturali agrigentini
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LA CITTA' DI AGRIGENTO
    
« Te invoco,
  
città di Persefone, città
   la più bella fra

                        
[quante
   albergo son di uomini, o amica del
                         [fasto ...
»
   (Pindaro, dodicesima ode pitica)
   
    La cinta muraria
     e la struttura difensiva
   
     
     

 
   

Porta dei Saccajoli ad Agrigento

 

 

Antonino Riggio - Febbraio 2008
 

 

 

da Wikimedia Commons

 

Il Castello di Girgenti sorgeva sulla sommità del colle.
Da un’antica raffigurazione del 1640, possiamo scoprire la sua antica fattura.
Una prima parziale distruzione si ebbe con la rivolta di Girgenti nel 1715. Ma fu nel 1909 che venne sostanzialmente distrutto per la decisione di costruire sulla sommità un serbatoio comunale.
Oggi, rimane solo qualche traccia: la facciata dell'ingresso ed alcune mura perimetrali.

Una enorme voragine naturale, chiamata la Nave di Empedocle,  divideva l'antica Girgenti in due colline. Su quella occidentale era racchiusa la città Medioevale; su quella  orientale, decisamente meno abitata, era il promontorio della Rupe Atenea.

Di grande importanza strategico-difensiva era il Fossato che seguiva le mura meridionali, rendendo oltremodo difficile agli assalitori l'accesso ai vicoli interni della cittadella. Perso il suo significato difensivo, il fossato dalla fine del XVII secolo è stato via via riempito fino al livello attuale

Molte erano le porte che si aprivano lungo l’arco delle mura difensive:
Porta di Ponte – del IX secolo; è stata la più importante porta della città. Aveva un portale in stile gotico con lo stemma di Federico III d'Aragona, re di Sicilia. Fu distrutta (nel 1868) e ricostruita in stile neoclassico. Posta sulla via Atenea, principale arteria della città medioevale, era munita di ponte levatoio.
Porta Panitteri – del IX secolo; sorgeva
lungo il fossato meridionale. Demolita (nel 1930) per la costruzione della stazione, è stata ricostruita poco distante.
Porta della Gioiosa – del
IX secolo; fu edificata vicino alla chiesa della Madonna degli angeli. Ormai pericolante, è stata demolita all’inizio del XX secolo.
Porta dei Saccajoli – del IX secolo; in parte interrata, è tutt'ora esistente. Nel XVI secolo venne collocata al suo interno una edicola sacra. Veniva soprannominata "dei pastai".
Porta del Borgo – del IX secolo; chiamata per prima di Mazara, segnava il passaggio con il quartiere del Rabato. E’ stata demolita.
Porta di Mazara – del secolo XI; collocata nella parte alta occidentale, era presso la Cattedrale di San Gerlando ed al Seminario dello Steri. Nel 1846, a causa dell’ampliamento dello Steri è stata chiusa.
Porta Bibbirria – del secolo XI; posta accanto alla chiesa di S. Onofrio. Entrambe furono distrutte nel 1864.
Porta Balnei – del XII secolo; faceva parte di un tratto di mura di età arabo-normanna, successivamente demolita insieme alle mura.
Porta del Marchese – del XIV secolo; posta tra le cinque torri della parte medioevale, è stata demolita.
Porta del Vescovo – del XV secolo; venne chiusa nel 1755 a causa dello sviluppo del Vescovado.
Porta di Mare – del XV secolo; è stata parzialmente interrata.
Porta Cannone – del XVI secolo; era posta
accanto alla chiesa dell'Addolorata, anch’essa di passagio con il quartiere Rabato. Fu demolita nel 1864
 
 

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