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Oltre alla celeberrima Valle dei Templi, poco distante dall'abitato,
Agrigento, attraversata dalla famosa Via Atenea, strada stretta e
serpeggiante attorno alla quale si è andata costruendo la città, conserva
esemplari monumenti che arricchiscono il centro urbano. Il duomo del XIV sec. poi rimaneggiato. Vi si giunge attraverso una imponente scalinata. L'edificio è affiancato da una torre campanaria solida e compatta, rimasta incompiuta. Sulle sue facciate fanno spicco due ordini di finestre monofore cieche in stile gotico-catalano sormontate da un balcone dall'apertura a sesto acuto. All'interno possiamo ammirare con il sepolcro De Marinis pregevolmente scolpito e il soffitto a capriate lignee, del 1518, con raffigurazioni pittoriche di Santi e Vescovi. Lungo la via Duomo, si susseguono il settecentesco Palazzo Vescovile, la Biblioteca Lucchesiana, fondata dal vescovo Andrea Lucchesi Palli (il cui stemma è montato sul fronte). Nei dintorni troviamo le chiese di S. Alfonso (secolo XIX), dell'Itria e di S. Maria dei Greci, costruita su un tempio dorico risalente al 460-450 a.C., del quale si possono osservare i resti del basamento e parte di sei colonne scanalate. Di notevole importanza è l’abbazia di Santo Spirito, fondata alla fine
del secolo XIII da Marchisia Prefoglio Chiaramonte. La sua maestosa mole
domina la parte orientale del colle, e comprende il Monastero e la chiesa di
Santo Spirito. Era detta Bataranni, che in dialetto girgentano
significa “Badia Grande” proprio per la sua grande dimensione. Si arriva al
Monastero passando per un lungo corridoio, posto tra la chiesa ed il
Monastero, che giunge al chiostro centrale con giardino di distribuzione.
L’effetto è notevole: monofore e bifore, un elegante portale in stile
Chiaramontano, ma soprattutto il gioco coloristico dovuto all’uso di pietra
calcarea e di pietra arenaria. Il monastero si sviluppa intorno a questo
chiostro quadrangolare, dal quale, attraverso un grande portale ogivale, si
accede all'aula capitolare; attraverso una scaletta si arriva ai dormitori
del piano superiore; un altro portale a sesto acuto immette al refettorio. Si possono ancora citare la chiesa romanica di San Nicola (secolo XIII),
quella di S. Lorenzo o del Purgatorio, della fine del secolo XVII, che
conserva sculture del Serpotta, e il convento dei padri Domenicani, del
secolo XVII, posto accanto al Palazzo dei Montaperto, dal 1869 sede
del Municipio. Di fronte è situato l'ex Convento dei Padri Agostiniani,
che, costruito nel 1578, fu demolito nel 1770 a causa della soppressione del
convento, e sostituito con il reclusorio femminile detto del Trentatré.
Andato in disuso, è stato
ristrutturato e adibito a Musei civico.
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