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Prima del terremoto del 1693, che distrusse un po’ tutto, lungo la strada antica che portava a Gela, sorgeva una chiesetta, dedicata alla Madonna del Soccorso. Alla fine del Settecento vennero scavate le rovine e si portò alla luce un prezioso crocefisso dipinto su pietra. Poiché era oggetto di venerazione da parte di molti pellegrini, fu edificato il Santuario del SS. Crocifisso, progettato dall'architetto siracusano Natale Bonajuto. Lenta ma significativa è stata l’opera di ampliamento e arricchimento del sito religioso. Lungo la strada che porta al Santuario, si incontrano, infatti, i misteri del Santo Rosario e le stazioni della Via Crucis, tutto rigidamente su pannelli in maiolica. A tre chilometri dall’abitato, seguendo via Nicastro, si giunge,
attraverso un lungo viale alberato, al
Cimitero Monumentale,
detto “del Paradiso” (monumento nazionale sin dal 1931). In realtà
non è antichissimo, del 1866, ma è di pregevole fattura. Fu,
infatti, progettato dal famoso architetto Gian Battista Nicastro. E’
a pianta a croce bizantina, racchiuso da un muro, che ne lascia
intravvedere, però, parte dell’interno. Con bellissimi loggiati, con
ampie arcate ogivali e colonne leggere, è invaso da grande luce e
leggiadria. Purtroppo il progetto non fu mai portato a termine, a
causa della morte, avvenuta nel 1903, di Nicastro. Ciò nonostante,
fu arricchito da cappelle gentilizie di inizio secolo, molto valide
sotto il profilo artistico. Da visitare. |
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