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Il Carnevale in Sicilia

Le origini del Carnevale
Storia del Carnevale in Italia

    
IN SICILIA
II famoso Carnevale di Acireale
Acireale
Il Carnevale di Sciacca
Il Carnevale di Termini Imerese
Il Carnevale della Valle
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Il Carnevale di Regalbuto
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a Mezzojuso

Altri Carnevali siciliani

Video sul Carnevale
in Sicilia

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IL CARNEVALE IN SICILIA

        Tra sfilate di carri allegorici,
    maschere, costumi, musiche e balli,
    piccole cittadine siciliane si
    trasformano a Carnevale in balere a
    cielo aperto, sotto la luce di splendide
    luminarie urbane. Si vive, così, con
    gioia, allegria e libertà una settimana
    di grande festa, sicuramente
    indimenticabile.

   

    Le origini del Carnevale

   
     
     

 

 

Maschere al Carnevale di Venezia

Wanblee  - 19 febbraio 2006
Foto da Wikimedia Commons

 






 
 Il Carnevale è, sostanzialmente, un’antica festa pagana, che si svolge, soprattutto, nei paesi di tradizione cattolica. Sono tipici del periodo i mascheramenti.
Ha origini antichissime, rifacendosi, probabilmente, alle feste ellenistiche, quali quelle in onore di Iside agli inizi di marzo e quelle in onore di Dionisio. Le dionisiache greche (le antesterie) si svolgevano, invece, a fine febbraio. Tali feste furono clonate dai romani con i loro saturnali.
Durante queste feste, gli obblighi, le gerarchie e le classi sociali venivano annullati nello scherzo e nel caos festivo (na anche nella sfrenatezza). Questo era possibile solo nel periodo festivo, per poi annullarsi e riprendere la vita “normale”. Rappresentavano, cioè, una valvola di sfogo sociale, che permetteva una tranquilla esistenza dello status quo, fino alla festività successiva, l’anno dopo. Tuttavia, era anche momento
di rinnovamento simbolico dell’ordine sociale del tempo.
Nel mondo romano fu importato anche il Navigium Isidis, la festa in omore della dea egizia Iside. Lo scrittore Lucio Apuleio, nelle Metamorfosi, riporta l’usanza del mascheramento dei romani, già allora legato a tali festività. Ma anche i carri e le sfilate, tipiche dell’attuale carnevale, facevano parte del simbolismo dell’età classica. Nel
le antesterie greche, ad esempio, passava su di un  carro un personaggio che rappresentava colui che doveva ricomporre l’universo, mentre, nel passaggio al nuovo anno, presso i romani, esisteva un personaggio rituale, denominato Mamurio Veturio, che, vestito di pelli di capra, veniva portato in giro su un carro per le vie cittadine. Contro di questo, simboleggiando il vecchio anno, venivano lanciate delle bacchette durante la processione.

Le feste di Babilonia
Un caso a parte è rappresentato dal culto del dio Marduk nell’antica città di Babilonia. Subito dopo l'equinozio di primavera, veniva commemorata la nascita del cosmo, che si riteneva, nel Mito religioso, fosse stato creato dalla lotta del dio Marduk contro il drago Tiamat. La sacra cerimonia prevedeva una processione in cui venivano rappresentate le forze del caos (del male), che venivano sconfitte dal dio babilonese, che, così, ricreava l’universo. Metaforicamente, quindi, si celebrava il mito della morte e della risurrezione di Marduk. Durante la sfilata percorreva la strada rituale una barca con le ruote, su cui si trovavano gli attori che personificavano il dio Luna e il dio Sole, facenti parte dello Zodiaco, mentre il santuario di Babilonia verso di cui era diretta la processione, simboleggiava la Terra. Si ripeteva, così, ogni anno lo sposalizio tra cielo e terra. Durante il periodo di festa, anche a Babilonia, si viveva una libertà scatenata satura di un sovvertimento generale dell'ordine sociale e morale della città.

 
 

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