L’importanza del punto d’approdo, già ai tempi
dei Cartaginesi, ne fece un luogo da fortificare in tempi antichi.
Così vennero edificati Castello di Terra
e delle mura iniziali.
Del primo, caposaldo
militare cartaginese, se ne può intravedere la conformazione,
guardando dal lungomare Dante Alighieri. Altra vestigia punica è,
senz’altro, la Porta Oscura.
Essa, posta accanto
a Palazzo Cavarretta, nel corso dei secoli è stata modificata
più volte. L’importante serie di bastioni difensivi,
cinquecenteschi, può essere intuito dalle presenze attuali: il
Bastione dell'Impossibile, , a sud.est delle mura,
così denominato perché
eretto su una zona fangosa; il Bastione Conca,
raggiungibile dalle Mura di Tramontana; il Bastione Sant'Anna
(detto anche dell'Imperiale)
riconoscibile guardando da Viale delle Sirene. Del XIII
secolo è, invece, Porta Botteghelle, che raggiunge la
spiaggia di Tramontana.
Il Castello della Colombaia
Denominata anche Torre Peliade o Castello di mare,
la Colombaia sorge al
margine orientale del porto, edificata su un'isoletta.
E’ una torre di quattro piani, che raggiunge i 32 metri circa di
altezza. Possiede un ingresso al secondo piano, mentre al pianoterra
è situata una cisterna. Le leggende vorrebbero la sua costruzione
da parte dei troiani, ma la documentazione fa risalire la Torre al
tempo dei cartaginesi (Prima Guerra Punica), su decisione del generale Amilcare Barca. Nonostante
le vittorie cartaginesi, nel 247 a. C., in una sola notte, il
console romano Numerio Fabio Buteone, conquistò la torre,
uccidendone tutti i soldati nemici a sua difesa. L’edificio (come la
città) decadde e fu abbandonato. Vi facevano il nido solo le
colombe, e da qui il nome attuale. Gli Arabi la utilizzarono come
faro del porto. Gli aragonesi la riutilizzarono militarmente
irrobustendola e dandole una forma ottagonale. Ampliata nel XV
secolo, Carlo V, per difendere la città dai pirati barbareschi, la
fortificò ulteriormente. Per volere del viceré Don Claudio Lamoraldo,
Principe di Ligny, la Torre subì le ultime modifiche. Era il 1671.
Durante il periodo borbonico la Colombaia, non più militare,
divenne un carcere per la detenzione dei patrioti siciliani. Tra
questi, Michele Fardella, che divenne il primo sindaco di Trapani,
dopo l’unificazione italiana (1861). La Colombaia è stata
utilizzata come carcere fino al 1965 (venne costruito un nuovo
carcere per Trapani), dopo di che fu del tutto abbandonata. Essendo
proprietà del demanio statale, la soprintendenza regionale dei Beni
culturali, non è potuta intervenire per avviare lavori di restauro.
Alla fine del 2010, tuttavia, è stato trasferito come proprietà alla
Regione siciliana con firma del Presidente della Repubblica. Ora si
attende l’inizio di lavori di restauro per la Colombaia.
La
Torre di Ligny
Altra torre difensiva di
trapani è quella di Ligny, detta anche anticamente
Pietra Palazzo. Fu
fatta costruire nel 1671 sul margine occidentale del porto di
Trapani, per la difesa dai pirati barbareschi. Prende il nome
dal capitano generale del Regno di Sicilia, il belga, Claude Lamoral,
principe di Ligne, che ne ordinò la costruzione. Il progetto
apparteneva all’architetto Carlos De Grunembergh, che compose una
torre quadrangolare lievemente restringente verso l’alto. Posta
sugli scogli a prosecuzione della penisola su cui sorgeva l’antico
abitato della città di Trapani, fu ad essa collegata stabilmente nel
1806. Su di essa era posta nell’Ottocento una batteria di cannoni.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, invece, era collocata la difesa
antiaerea del porto della Marina militare. E’ stata restaurata nel
1979. Dopo i lavori, dal 1983 fu collocato al suo interno il
Museo di Preistoria. In mostra erano manufatti, anfore, ancore,
un elmo punico e altre testimonianze preistoriche provenienti dal
territorio e dal mare di Trapani.
Il museo
presentava, infatti, anche
una sezione di archeologia marina.
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