Mentre la parte orientale della Sicilia si arricchì di numerose
polis di fondazione greca, tra il IX e
VIII secolo a.C la parte occidentale finì sotto l’influenza
fenicio-punica. Quando scoppiarono le guerre contro i Greci e i
siracusani, Trapani mantenne l’alleanza con i cartaginesi, tanto che
il generale Amilcare fece avviare una serie di lavori per la sua
fortificazione. Oltre a possenti mura, vennero edificati il Castello
di Terra, la Torre Pali e la Torre Peliade, detto Colombaia.
Molti abitanti di Erice
andarono a risiedere all’interno della nuova cinta muraria.
Nella Prima guerra punica, la posizione strategica della
città siciliana risultò decisiva. Nelle sue acque, infatti, si
svolse la Battaglia navale di Trapani (nel 249 a.C) che consegnò la
vittoria ai cartaginesi. I romani impararono la lezione e nella
battaglia delle Isole Egadi (che sono, in pratica, nel mare di
fronte Trapani), Gaio Lutazio Catulo sconfisse la flotta avversaria.
Ciononostante, Trapani fu
una delle ultime roccaforti puniche, nel 250 a.C.,
ad arrendersi ai romani
(insieme a Lilybaeum, l'attuale Marsala).
La città venne denominata dai romani con il nuovo nome di
Drepanum.
Come
si sa, i romani suddivisero le città siciliane in grandi gruppi, a
secondo il loro comportamento nella guerra punica. Trapani rientrò,
insieme ad altre 25, nel gruppo delle censorie (civitates
censoriae), cioè,
quelle più tartassate. Il fatto che Trapani fu tra le più fedeli a
Cartagine, si ripercosse nel suo immediato futuro, con una netta
decadenza ed un fatale spopolamento.
Dopo la caduta
dell’Impero romano il governo della Sicilia passò sotto il controllo
dei Vandali e poi dei Bizantini. Ma fu sotto il dominio arabo e
normanno che Trapani tornò al suo antico splendore. Oltre aila
produzione agricola, innanzitutto grazie al suo porto, che tornò tra
i più importanti del Mediterraneo. Si distinse per le partenze per
le crociate, ma anche nei traffici commerciali verso l’Africa del
nord. Soprattutto le repubbliche marinare di Genova e Pisa
utilizzarono il suo scalo, tanto che in città avevano la loro
rappresentanza consolare.
Dopo il breve periodo angioino, con
i Vespri siciliani (sotto il comando di Palmiero Abate), e dopo la
guerra tra i francesi e gli aragonesi, iniziò la dominazione di
questi ultimi (nel 1282). La città conobbe anni di grande sviluppo
urbanistico dati i numerosi inurbamenti. Questo portò Trapani, nel
1459, a passare dalla definizione di Terra a quella di
Civitas. Successivamente, Ferdinando il Cattolico, nel
1478, aggiunse al nome della città il titolo di Invittissima,
per l’aiuto militare dato al regno.
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