Alla fine della
Prima guerra mondiale Trapani contò ben700 caduti. Ma la città seppe
rimboccarsi le maniche e, in breve tempo, divenne economicamente e
culturalmente assai dinamica. Molte furono le attività commerciali
avviate attraverso il porto: la produzione del vino, dell’olio, del
sale e delle industrie di trasformazione ad esse collegate, oltre
alla pesca lavorata dalle tonnare della zona. Nel 1924, per
ordine di Mussolini, giunse in città il prefetto Cesare Mori, che
l’anno seguente si trasferì a Palermo, con l’importante compito di
reprimere il fenomeno mafioso. Durante la Seconda guerra
mondiale, la posizione strategica del porto di Trapani ne fece punto
di passaggio per le truppe, le armi, la benzina e le vettovaglie
dell'Asse, che dovevano raggiungere l’Africa settentrionale. Nel
porto esisteva, anche, una base di sommergibili e furono attivati
unitamente gli aeroporti di Milo e di Chinisia. Questa posizione
vantaggiosa, però, ne fece un obiettivo primario per gli
angloamericani, che la bombardarono innumerevoli volte, tanto che
l’intero quartiere antico di San Pietro fu raso al suolo. La guerra
terminò per Trapani il 22 luglio 1943 con l’ingresso in città degli
americani al comando del generale Patton.
Purtroppo Trapani
non si risollevò mai del tutto, recuperando lo sviluppo precedente
la guerra. Le industrie e i commerci non si ripresero come prima e
la città trovò occupazione nel terziario e nell’attività statale
legata all’amministrazione della provincia. Fu inoltre colpita da
diverse calamità: l'alluvione del 1965; il terremoto della Valle del
Belice, del 1968, che interessò anche la città;
l’ulteriore alluvione del 1976, che contò ben 16 morti.
Negli anni novanta si sono avviate, tuttavia, attività in ambito
turistico, storico, culturale e sportivo. Queste stesse hanno
investito l’intera Trapani, con nuove infrastrutture urbane, la
valorizzazione del centro storico e lo sviluppo in funzione
turistica di attività ricettive e d’accoglienza, di ristorazione e
di intrattenimento. Nel
settore culturale si sono svolte mostre di primo livello, come
quelle su Caravaggio, Leonardo Da Vinci e del ritrovato Crocifisso
di Michelangelo. Nuove iniziative anche in ambito naturalistico e
sportivo.
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