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Pitrč ed il museo etnografico di Palermo

L'antropologia culturale
L'etnologia e l'etnografia

Giuseppe Pitrč, etnografo
per scelta

Pitrč e Salomņne Marino
Il museo etnografico di Palermo
Le sezioni del Museo
Le fiabe di Giufą
La Mostra etnografica (1891-1892)

Video etnografia siciliana
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GIUSEPPE PITRE'

     Pochi sanno che alla base del
   verismo siciliano vi furono le ricerche
   di Giuseppe Pitrč. Questi, tra i primi
   etnografi al mondo, svolse
   approfonditi studi sul folclore siciliano
   di metą Ottocento. Oggi, il prezioso
   patrimonio č messo in mostra nel
   museo etnografico di Palermo, da lui
   fondato.

   

   Pitrč e Salomņne Marino

     
     

 

 
 

Ritratto fotografico di Giuseppe Pitrč

 

 

 







 Sempre verso la fine dell’Ottocento, Pitrč, con l’aiuto di Salvatore Salomone Marino, editņ una rivista specializzata nel settore etnografico, intitolata Archivio per lo studio delle tradizioni popolari. La diresse dal 1880 al 1906.

Col passare del tempo, crebbe la sua importanza ed i suoi meriti. Arrivarono, cosģ, le prime nomine ed i primi onori.
Se nel 1894, Pitrč con la pubblicazione della Bibliografia delle tradizioni popolari d'Italia, fu premiato dalla Reale accademia delle scienze di Torino, nel 1903, fu nominato Presidente della Reale Accademia di Scienze e Lettere di Palermo e nel 1909, divenne socio dell'Accademia della Crusca. Fu, anche, presidente della Societą siciliana di storia patria. Nel 1910, fu chiamato a ricoprire la cattedra di demopsicologia (cioč il folclore), all’Universitą di Palermo. Ma non basta, perché, due anni prima della sua morte (1914), Giuseppe Pitrč fu nominato Senatore del Regno d’Italia.

Mentre raccoglieva informazioni, Pitrč instaurņ rapporti epistolari con numerosi studiosi sparsi per il mondo. Tale corrispondenza č oggi conservata nel museo etnografico di Palermo.  Tale museo fu fondato dallo stesso Pitrč nel 1910. In esso egli raccolse tutto il materiale informativo e gli oggetti pazientemente raccolti in tutta la Sicilia. Il museo č oggi collocato nelle ex-stalle della Palazzina Cinese, che si trova all'interno del Parco della Favorita di Palermo.

Negli anni di studi e ricerche, Giuseppe Pitrč ampliņ la sua opera, non solo come bacino antropologico (pubblicņ, nel 1894, il trattato Bibliografia delle tradizioni popolari in Italia), ma anche testi letterari, quali Palermo cento e pił anni fa, e libri su Goethe (che visitņ Palermo e la Sicilia),e sulla stessa Divina Commedia. Oltre a questi libri, egli realizzņ inoltre testi riguardanti studi storici e filologici.

L’amico Salvatore Salomóne Marino
Salvatore Salomóne Marino, come il Pitrč, era un medico palermitano, che, pubblicņ, nel 1867, il suo primo testo di
canti popolari. Ricercatore etnografico, nonostante la pubblicazione di diversi trattati, č oggi conosciuto soprattutto per  “La baronessa di Carini”. Al suo interno, oltre ad un poemetto del XVI secolo sulla baronessa, scritto in siciliano, egli riportņ i numerosi documenti ritrovati sull’accaduto. L’uccisione da parte del padre della baronessa, viene rivissuto direttamente sui testi del successivo processo (secondo il diritto spagnolo), che scagionņ il genitore.

 
 

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