Con
l'avvento del Cristianesimo S. Pietro destina a Taormina il Vescovo
Pancrazio, che già prestava la sua opera di conversione nella regione.
Vescovi "prestantissimi per santità di costumi, zelo e dottrina", scrive
Vito Amico, si succedono fino all'età Araba. Poche sono le notizie in questo
lasco di tempo, che annovera la caduta dell'Impero romano d'Occidente nel
447 d.C., l'invasione dei Goti, la presenza dei Bizantini, la conquista
Araba. Certo è che Taormina, occupa una posizione strategica importante
per la tenuta militare del territorio circostante. I saraceni l'assediano
per ben due anni, prima che, a causa del tradimento di un mercenario
messinese (un certo Tommaso Balsamo), la notte del Natale del 906 venne
presa e distrutta totalmente. Il triste destino colpì, non solo, le
costruzioni, ma anche gli abitanti, che, o furono decapitati o venduti come
schiavi. Pochi si salvarono fuggendo sui monti. Taormina fu nuovamente
edificata, nella parte sud, laddove finiva la città greco-romana (rasa al
suolo dai saraceni) e abbellita, la soprannominarono con il nome di
Almoezia dal Califfo Al Moez. Della città si impossessa il Gran Conte
Ruggero, il quale espugnato Castronovo volge alla conquista del Valdemone,
cingendo d'assedio la Città, attraverso la costruzione di ben ventidue
fortezze in legname: tronchi e rami formano un muro insuperabile; nondimeno
i saraceni resistono per molto tempo prima di capitolare nel 1078.
Taormina diviene Città
Demaniale, compresa nella Diocedi prima di Troina e poi di Messina, quando
la sede Vescovile viene qui trasferita.
Segue le vicende della Sicilia,
sotto gli Svevi e poi sotto gli Aragonesi. Nel 1410 il Parlamento Siciliano
svolge a Taormina la sua storica seduta, alla presenza della Regina Bianca
di Navarro, per l'elezione del re successore, dopo la morte di Martino II.
Nel secolo XVII Filippo IV
concede il privilegio che la Città appartenga stabilmente alla Corona.
Nel 1675 è assediata dai
Francesi, che occupano Messina. La storia gloriosa volge al suo declino. I
Francesi di Casa D'Orleans non la ritengono Città importante. Gli Angioini
ne aboliscono i privilegi di cui godeva. Con la guerra del Vespro gli
Angioini vennero sconfitti in Sicilia. Taormina ritorna sotto gli spagnoli
ed i vicerè con i passati privilegi.
Con il trasferimento della
Reggia Borbonica a Palermo, in seguito all'occupazione dell'esercito
napoleonico di Napoli e del Sud, re Ferdinando I di Sicilia volle
ringraziare Taormina per la sua antica fedeltà alla casata, venne in visita
ufficiale nella fedele Taormina, donando al sindaco dell'epoca, Pancrazio
Ciprioti, in segno di approvazione, l'Isola Bella. I Borboni, come se non
bastasse, resero più facile l'accesso alla città , tagliando il promontorio
del Catrabico e realizzando così una strada litoranea che congiungeva
facilmente Messina a Catania. Dopo la Napoli-Portici ,la seconda strada
ferrata del Regno fu costruita sempre tra Messina e Catania.
Taormina è inserita nel grand
Tour, che da adesso in poi si svilupperà. Famosi scrittori ed artisti
(Goethe, Maupassant, Rouel ed altri) manifestarono un grande interesse verso
la bellezza del luogo e verso i suoi importanti resti archeologici
Taormina divenne luogo di residenza del turismo elitario, soprattutto
inizialmente proveniente dal Nord Europa (l'Inghilterra, soprattutto). Tra i
turisti importanti nel secolo XIX, vi fu lady Florence Trevelyan,
imparentata con la stessa Regina Vittoria. A causa di uno scandalo di corte,
venne esiliata, ed essa scelse come residenza proprio Taormina, dove sposò
il ricco filantropo italiano Salvatore Cacciola, sindaco di Taormina ed
amico del Duca di Kent. La lady inglese lasciò il segno della sua presenza a
Taormina: acquistata l'Isola Bella, e una ventina di casupole nel centro
storico, realizzò, abbatendole, il suo giardino, con inserite delle
costruzioni ispirate all'Oriente. Quel “giardino” è l'attuale Parco
comunale, oggi visitabile. Re Edoardo VII (con cui si dice aveva avuto una
relazione) venne spesso, agli inizi del Novecento, nella cittadina
siciliana. Dopo Goethe, che parlò di Taormina nel suo Viaggio in Italia,
numerosi altri personaggi notevoli la visitarono, come: Friedrich Noetzsche,
Richard Wagner, il Kaiser Guglielmo II di Germania, Oscar Wilde, lo Zar
Nicola I di Russia, Ignazio Florio e Franca Florio, Gabriele D'Annunzio,
Gustav Klimt, Sigmund Freud, Edmondo De Amicis, e re, aristocratici,
banchieri e magnati da ovunque.
La fama di
Taormina si diffuse nel mondo. Si costruirono tanti alberghi tutti gestiti
da famiglie del luogo. Un paese di semplici pescatori e contadini e di
alcuni benestanti si tramutò in un paese di commercianti, albergatori e
costruttori. Superata la Seconda Guerra Mondiale, che era costata ben due
bombardamenti (uno il 9 luglio del 1943, festa del patrono San Pancrazio),
si sviluppò il classico turismo individuale, con un stile di alta classe e
di fascino, che sino allora aveva reso ricca e celebre Taormina Si ebbe, con
l'arrivo di scrittori, artisti, attori, imprenditori, una
dolce vita taorminese,
che non mancava
di creare scandali o notizie di ogni genere sui giornali di
gossip
di tutto il mondo. Fino al 1968 Taormina
era una città turistica tipicamente invernale per un turismo agiato e
personale, tanto che i più importanti alberghi aprivano ad ottobre e
terminavano a giugno. Nel 1968, con il terremoto del Belice, iniziò una
lenta ma inesorabile mutazione d'indirizzo. Il turismo taorminese divenne un
turismo di massa. Forti furono i cambiamenti. Gli alberghi iniziarono a
vendere ai maggiori tour operator; furono costruiti nuovi alberghi, e quelli
esistenti finirono per cambiare gestione. Vi fu una forte
“cementificazione”, nuove offerte, nuovi servizi, nuovi contenuti. Molti
alberghi ora cessavano a novembre e riaprivano in primavera. Finiti i tempi
dei locali trasgressivi e del gossip, ora Taormina rappresenta una realtà
forte e propositiva, possiede un'offerta turistica così grossa, variegata ed
unica in Sicilia, da farne un sito di punta nella regione, ma anche
internazionalmente. Le qualità di Taormina e la sua bellezza sono rimaste
intatte, ma, ora, sono alla portata di tutti, per una vacanza che continua
ad essere sicuramente “speciale”.
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