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TAORMINA

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Bullet7blu.gif (869 byte) Storia - Dalle origini al periodo romano
Bullet7blu.gif (869 byte) Storia - Dalla caduta di Roma ad oggi
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Bullet7blu.gif (869 byte) L'arte e la bellezza dei luoghi
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Bullet7blu.gif (869 byte) Esperienze nella natura

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   TAORMINA
   Famosa in tutto il mondo per il suo
   paesaggio ed il suo abitato così
   caratteristico, frammisto di tanti
   monumenti antichi perfettamente
   conservati, Taormina è la vera
   "Perla dello Jonio".
 

Per saperne di più  

   
   
 
    Il Teatro greco-romano    
     
     

 
 

Il Teatro greco-romano di Taormina
 

poudou99 -  settembre 2008






da Wikimedia Commons

 

Le misure del teatro sono di 50 metri di larghezza, 120 di lunghezza, 20 d’altezza. Davanti a queste misure, che ne fanno il secondo per grandezza in Sicilia, dopo quello di Siracusa, davanti... uno spettacolo da mozzare il fiato, tanta è la bellezza. Come abbiamo detto, lo sguardo abbraccia un area panoramica enorme: dalla baia di Naxos, alle coste calabre, all’Etna, a Castelmola.
Il teatro è con molta probabilità greco all'origine. Lo dimostra la presenza, sotto la scena, di blocchi di pietra simili al marmo, secondo la tecnica classica di costruzione dei greci. i Romani usarono per il rifacimento ed ampliamento del teatro mattoni d’argilla e calce, come erano soliti costruire. In marmo bianco e granito grigio furono realizzate le colonne, di cui rimane poca traccia.
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Delle tre parti di cui si compone (la scena, l’orchestra e la cavea) la più spettacolare è la scena. Essa conserva sostanzialmente la forma originale, ed ha una lunghezza di m. 30 per 40. Ai lati due stanzoni dividevano la scena dalla cavea, impedendo il passaggio degli spettatori.
La cavea è stata costruita sfruttando la forma della collina ed ha un diametro di 109 metri. Partendo dal basso raggiunge la sommità a 20 d’altezza. In basso erano collocati i posti per le autorità, mentre le donne si sedevano nella parte terminale e la plebe sostava sulle terrazze, senza comunicazione con il teatro. Sulla sommità il muro terminale aveva in corrispondenza delle otto scalette verticali, otto porticine, attraverso le quali si accedeva al corridoio coperto. Nel muro terminale vi erano delle nicchie, ben visibili anche adesso, che contenevano delle statue classiche. La cavea era divisa in cinque corridoi anulari e verticalmente da otto scalette, di trenta gradini ciascuna. Secondo un'ipotesi, sopra il teatro si apriva un ampio velario che riparava gli spettatori dal sole e dalla pioggia.
Tra la scena e la cavea in basso vi era l'orchestra.

 
 
 

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