I piccoli comuni dei Nebrodi sono piccole
stelle di un meraviglioso universo. Il Parco dei Nebrodi li contiene
in una natura incontaminata tutta da scoprire. I comuni sono 23, per
lo più della provincia di Messina (18). Questi ultimi sono:
Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capizzi, Caronia, Cesarò, Floresta,
Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mistretta, Sant'Agata
di Militello, Santa Domenica Vittoria, San Fratello, San Marco d'Alunzio,
Santo Stefano di Camastra, San Teodoro, Tortorici e Ucria, Altri
3 ricadono in provincia di Catania: Bronte, Maniace e Randazzo. Due
fanno parte della provincia di Enna: Cerami e Troina.
I Nebrodi (il cui nome deriva dal greco
νεβρός,cerbiatto) sono una delle tre catene montuose della
Sicilia, insieme ai Peloritane (ad est) e alle Madonie (ad ovest). A
sud questi sono delimitati dall’Etna, de dal corso dei fiumi
Alcantara e Simeto. A nord si affacciano direttamente sul Mar
Tirreno. Le tre catene montuose unitamente costituiscono
l’Appennino Siculo. Altimetricamente i Nebrodi presentano una grande
differenza altimetrica, che da un livello collinare raggiunge la
quota massima di 1847 metri con il Monte Soro. Il Parco Regionale
dei Nebrodi, con i suoi 86.000 ha, è il più esteso della Sicilia. Fu
istituito il 4 agosto del 1993. Possiede vaste aree boschive e zone
umide con laghetti. La ricchezza d’acqua rifornisce le zone umide,
come i grandi laghi artificiali il Lago dell'Ancipa e quello del
Pozzillo e tutte le piccole zone umide e paludose.
Nonostante l’estensione, i Nebrodi non raggiungono quote elevate.
La vetta più alta è quella del Monte Soro, che raggiunge i 1847 mt,
nella zona tra Cesarò e San Fratello. Essendo costituito da estesi
banchi rocciosi, con presenza di masse argillose ed arenarie,
percorse da numerose fiumare, il panorama è dolce ed arrotondato.
Per trovare zone più contrastate, aspre e con profili irregolari,
bisogna spostarsi alle Rocche del Crasto (alte 1315 mt). Ricche di
rocce calcaree, presentono un aspetto maggiormente dolomitico.
L’impatto con il mondo dei Nebrodi è
abbastanza forte. Ricoperti da grandi boschi e ambienti umidi,
possiedono una ricca vegetazione, che danno libero ambiente a flora
e fauna. In questo paradiso naturale vivono allo stato brado, anche
se in maniera poco intensiva, bovini, maiali della razza
autoctona Nero dei Nebrodi
e cavalli. Tra questi ultim, è presente la razza dei cavalli
sanfratellani, che prendono nome dall’omonimo paese.
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