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   Viaggio in Sicilia: Siracusa '800
    
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     Bullet7blu.gif (869 byte) La storia
   
     
     
  Viaggio in Sicilia
    SIRACUSA '
800
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Siracusa:
   città greca in Sicilia
   
     
     

 

 

Siracusa: Sarcofago di Adelfia, nel Museo Archeologico Nazionale


 

 
 
 
 
 
Le curiosità archeologiche di Siracusa non sono che in piccola parte situate nell'interno dell'attuale città, ma si trovano per lo più sul ripiano roccioso che si eleva al nord-ovest ed era il posto occupato dagli antichi rioni, Ortigia, Acradina, Tica e Neopoli.
La città attuale occupa soltanto l'isola Ortigia, che è unita alla terraferma per mezzo delle fortificazioni fatte erigere da Carlo V e che costituivano la cittadella, ultimamente in demolizione; ha vie per lo più strette e tortuose, con due arterie principali, che l'attraversano nel senso della lunghezza e sono incrociate da una terza, il corso Vittorio Emanuele, l'antica via Maestranza. All'arteria dell'ovest, la via Cavour, si unisce la piazza della cattedrale, che è la più vasta e la più bella.

Costruita sulle fondamenta e tra le colonne d'un tempio dorico, la cattedrale ha un elegante peristilio con ventidue colonne scanalate (in origine erano quaranta), tredici sulla facciata verso nord, nove in quella verso sud. Tutta la parte anteriore dell'edificio dovette essere rifatta dopo il 1693, perché abbattuta dal terremoto. L'interno non è tale da destare ammirazione, quanto ad architettura, ma però sono notevoli alcuni avanzi antichi, un bel fonte battesimale, vari ricchi arredi, ecc.
Dirimpetto alla cattedrale sorge un vasto edificio, nel quale hanno sede il museo archeologico, fornito di molte cose interessanti - statue, cippi, sarcofagi, bassorilievi, iscrizioni, urne, idoli, vasi, armi, quadri bizantini, ecc. - e la biblioteca fondata da monsignor Alagona, ricca di novemila volumi, di antiche edizioni e di parecchi codici in pergamena. Al nord, poi, della cattedrale stessa si innalza, con eleganti linee, il palazzo Comunale, dove si custodisce una importante raccolta di monete siracusane; al sud è il palazzo arcivescovile, nel quale si trovano quattordici colonne greche di cipollino provenienti, si crede, da un tempio di Cerere.
 
 

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