Nella parte poi detta Neapoli, che si stende a sud,
sulla terrazza al disopra del porto Maggiore, comprendeva lAnfiteatro, il teatro, la
famosa Latomia detta Orecchio di Dionisio, la Latomia del Paradiso, le ville Landolfina e
di Tremilio, ecc. L'anfiteatro,
monumento principale della Siracusa romana, costruito in muratura soltanto a sud, per
tutto il resto scavato nella roccia, ha la forma d'una ellisse il cui lato maggiore misura
quasi cento metri, e fu sgombrato dalle macerie che lo ricoprivano solo a incominciare dal
1839. Un corridoio in muratura, alto sette piedi, con iscrizioni nella cornice, circonda
l'arena, e sotto di esso è un passaggio che mette nell'arena stessa per otto porte, fatte
forse per i gladiatori e per le fiere; due compartimenti dividono la cavea in tre ranghi,
e nel mezzo dell'arena è una grande cisterna di figura rettangolare.
Nel predetto anno 1839 furono pure scoperte
presso l'anfiteatro, gli avanzi di un'ara, la quale, stando a Diodoro Siculo, era fra le
più grandiose che avesse la Grecia.
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Neapoli ebbe anche un teatro, esistente già nel 420
a. C., di forma semicircolare, che si prolungava un po' presso i due lati della scena, con
la cavea tagliata nella roccia diviso in due parti da una larga precinzione, con otto
gradinate e nove cunei: teatro celeberrimo, come quello che rappresenta uno dei campi più
splendidi dell'intelligenza, un centro della civiltà umana. Dice il Gregorovius: |
"Su questi gradini
quasi sepolti nell'erba, sedettero un tempo Platone, Eschilo, Aristippo, Pindaro. Ivi
nell'orchestra vennero collocati i prigionieri ateniesi, ed ivi furono condannati ; ivi
parlò Timoleone, ed ivi sedette vecchio e cieco, prendendo parte ancora alla discussione
degli affari pubblici. Tutta quanta la storia di Siracusa nei suoi tempi più floridi, si
sviluppò, quasi azione drammatica, sulle scene di questo teatro, dato che in teatro si
trattavano allora gli affari di Stato e si recitavano i versi dei sommi poeti; ed in quale
altra contrada avrebbero potuto alternarsi del pari la realtà e la poesia, che la Grecia?
Limportanza nazionale del teatro si trovava accresciuta ancora in Siracusa dalla
località stessa dove questo sorgeva, vale a dire fra Neapoli, Tica, Acradina, e non
lontano neppure da Ortigia. Da quest'altura la vista si stendeva sullimmensa città
e sul mare, che serviva di fondo alla scena ". |