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   Viaggio in Sicilia: Siracusa '800
    
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     Bullet7blu.gif (869 byte) La storia
   
     
     
  Viaggio in Sicilia
    SIRACUSA '
800
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Siracusa, città greca
   in Sicilia: la storia
   
     
     

 

 

Siracusa: Porta del Castello d'Ortigia


 

 
 
 
 

 

Siracusa fu fondata nel 734 a. C. dai Corinzi sotto la condotta d’Archia, sull’isola Ortigia, dove pare preesistesse una colonia fenicia. Gli indigeni divennero schiavi e furono obbligati a lavorare il suolo intorno alla città, il cui governo restò nelle mani dell’aristocrazia composta dai discendenti dei fondatori, chiamati Gamori. La fertilità del paese fece rapidamente prosperare la colonia tanto che settant’anni dopo essa fondò Acroe (Palazzolo) e pare anche Enna (Castrogiovanni); fondò poi Casmene e Camarina. Crescendo di potenza ed estendendosi progressivamente, finì col comprendere quattro rioni - Ortigia, Acradina, Teca, Neapoli - tanto vasti da poter essere chiamati città riunite tra loro. In cima alla città era un luogo elevato chiamato Epipoli con una fortezza detta Eurialo. Le lotte continue tra la nobiltà e il popolo furono col tempo, causa che Gelone, re di Gela, nel 485, estendesse il proprio dominio sopra Siracusa e venisse a risiedervi, favorito dai Romani, dei quali si era procurato l'amicizia. A lui succedette il fratello Gerone I, che fu saggio, prudente, energico, vinse gli Etruschi presso Cuma e accolse alla sua corte Eschilo, Pindaro, Simonide, Epicarmo, Sofrone, Bacchilide e altri insigni uomini. Egli morì dopo un regno di undici anni e gli succedette il fratello minore, Trasibulo, crudele e cattivo, cosicché i Siracusani si rivoltarono, e lo cacciarono prima che fosse finito un anno della sua reggenza e si dichiararono nuovamente repubblica. Verso il 416-525, Atene mirò ad impossessarsi di Siracusa e dell’isola, mandando Nicia e Lamaco con 134 triremi, ed ebbe dapprima dei vantaggi, ma finì col subire una disasttosa sconfitta. Vennero poi in scena i Cartaginesi e fu allora che Dionigi il vecchio soddisfacendo alla propria grandissima ambizione si dichiarò (405) dittatore assoluto, costringendo però i Siracusani ad obbedirgli, seppe con la concordia incutere paura al nemico. Inoltre egli fortificò, ingrandì ed abbellì la città, trasformandola in una residenza principesca, con templi, tesori, arsenali e cittadelle; riuscì ad essere padrone di gran parte della Sicilia e della Magna Grecia e ad influire sugli affari della Grecia stessa. Fu insomma, dopo il re di Persia, il più potente principe del suo tempo.
Suo figlio, Dionigi II, totalmente inabile, venne presto forzato ad abdicare, e gli succedettero Dione, Timoleone, Agatocle, Gerone Il che in complesso contribuirono tutti ad aumentare ed aumentare in Siracusa la floridezza e la potenza. Fra loro si distinse specialmente Agatocle che condusse i Siracusani fin sotto le mura di Cartagine. Egli mori avvelenato. Gerone II, che non seppe mai decidersi a partecipate per Roma o per Cartagine, ebbe la fortuna che sotto il suo regno vissero Teocrito il celebre poeta, ed Archimede. l’incomparabile matematico. Il tiranno Geronimo, dichiarandosi nel 215 a C alleato di Cartagine, si attirò la collera di Roma che mandò un esercito comandato dal console Marcello, il quale, dopo un assedio di tre anni, riuscì finalmente ad impadronirsi della città. Archimede che durante tutto questo tempo aveva diretto i lavori di difesa, fu ucciso si vuole da un soldato (212 a C). Un immenso bottino di sculture ed opere d'arte d'ogni sorta fu portato a Roma da Siracusa, e questa scese al grado di semplice città di provincia romana. Distrutta un altra volta da Sesto Pompeo fu poi in parte rifabbricata da Augusto. Nel 278 venne messa a sacco dai Franchi; Belisario nel 535 la dichiarò nuovamente capitale della Sicilia, e dal 663 al 665 essa divenne anzi sede dell’Impero. Con a venuta dei Saraceni comincia la decadenza di Siracusa. Dal loro giogo fu liberata da Maniace greco, ma poi soggiacque di nuovo. Ai Saraceni, sappiamo, succedettero i Normanni, ma non pertanto Siracusa recuperò l'antica grandezza. Nel secolo XII sofferse gravissimi danni causa un grande terremoto. Nel 1204 cadde in mano ai Pisani, che a loro volta dovettero cederla al Genovesi. Poi, come tutta la Sicilia, anche Siracusa dovette piegare agli Angioini, ma, come tutte le altre città, prese parte ai Vespri e cacciò i francesi. Nel 1410 la regina Bianca vi fu assediata da Bernardo Cabrera. Carlo V volle ridurre Siracusa a piazza forte; ma per costruire le fortificazioni fece manomettere gli avanzi degli splendidi edifici greci, che anche con le rovine attestavano l’antica potenza e grandiosità. Nel 1693 ancora il terremoto; nel 1729 la peste, e lo stato di Siracusa divenne sempre più deplorevole. Nel 1837 ella tentò di rompere il giogo borbonico, ma il tentativo fu subito represso, e poi fatto duramente scontare Nel l860 un nerbo di volontari, venuti da Catania diede mano forte ai Siracusani e respinse le truppe borboniche. Nel 1865 si ristabilì a Siracusa la sede della provincia.
 
 

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