Nellabito
è una vasta lacuna, non totalmente ricucita, sia per documentare la grave mutilazione,
sia perchè viene occultata dalla figura del Logos, tenuto in braccio dalla Madre.
Come è possibile constatare, il manto della Nigra sum non è di tipo orientale,
bensì occidentale. Il "maphorion" bizantino copre la testa ed avvolge
lintera persona.
Invece sul capo della Vergine si trova un velo che scivola elegantemente sulle spalle. Le
quali sono coperte da un mantello rosso, trapuntato di stelle, i cui lati si rinserrano
allinterno del trono. |
Con
linserimento del Bambino in grembo alla Theotokos, razionale appare la composizione
volumetrica della scultura.
Seduta su un umile trono decorato da ritmi vegetali e geometrici, Maria stringe il Figlio
con la mano sinistra, le cui dita, recuperate e restaurate risalgono al periodo romanico.
Nobile è licona lignea, sotto la cui corona "araba" è un velo azzurro,
adagiato sul mantello rosso che ravvolge la figura. Di azzurro-lapislazzuli è il
"colubium", cioè la tunicella della Madonna su cui si staglia licona del
Cristo. La veste detta "palla contabulata" è invece bleu-verde cupo,
sovrastante una tunica verde-primavera dai riflessi aurei ed argentei.
Ricorda nella modulazione la scultura di "Prete Martino" del XII secolo,
labito del Logos di color rosso, lucente di frammenti e filamenti doro. Schema
bizantino che nella linea orizzontale della base nasconde i piedini.
Sebbene il restauro richieda ancora lunghi e delicati interventi di "chirurgia
plastica" sul "kalimaphion" dorato, su velo e mantello, su occhi e guance,
già la Nigra sum sed formosa si offre allo sguardo in tutta la sua enigmatica
bellezza:
«Pulchra ut luna, electa ut sol».
Riluce di metafisica bizantina
il viso mediorientale di Maria, coronata da diadema arabo con decori ellenistici. Due
nastri fluenti di capelli corvini ne incorniciano la fronte, splendendo di riverberi
rossi, secondo la moda cara alle donne dellAsia minore e del nord Africa.
Nelladombrare la Vergine anche la Shulamit del Cantico dei Cantici, vista con
immagine poetica quale torre del Libano, si mostra agli astanti con i capelli dipinti
color porpora: «Come porpora è la chioma del tuo capo: il re è preso nelle tue
trecce». |