Se per ogni scrittore ha validità il fatto che ogni romanzo ha una propria
ambientazione, a maggior ragione gli scritti del "verista" Giovanni Verga
non possono che parlare della natura, degli uomini, dei riti e della vita di
una certa realtà popolare. La realtà è quella dei paesini catanesi della
Riviera dei Ciclopi. Aci Trezza, soprattutto, appare con i suoi luoghi nel
romanzo "I Malavoglia", dove è ambientato il lento decadimento della
famiglia protagonista. Tutto il paese ne è pervaso: la casa del nespolo, le
viuzze, la piazza, la fontana, la chiesa. Lo stesso Luchino Visconti, famoso
regista cinematografico, nel celebre film "La terra trema", ambientato sulla
costa catanese, utilizzando come attori gli stessi pescatori di Aci Trezza,
non fece mistero del fatto che l'opera cinematografica è ispirata ai luoghi
e ai personaggi del romanzo verghiano. Sempre Aci Trezza fa da sfondo nel
racconto "Le storie del Castello di Trezza" di Verga. Un momento di
riflessione s'impone. Il verismo del grande scrittore siciliano, ispirandosi
a persone e luoghi di una certa realtà fisica, porterebbero a pensare ad una
narrazione estremamente "vera". Ma, così come capita spesso, essendo ogni
luogo intriso di storia e di leggenda, ogni scritto, più o meno, si
arricchisce di un "magma" estremamente ricco. Capita così che la zona degli
Aci è famosa in tutto il mondo per il fatto d'essere legata ai miti narrati
da Omero e Virgilio. I faraglioni, davanti la costa catanese, ormai sono
legati, nell'immaginario collettivo, alle rocce lanciate dal ciclope
Polifemo, accecato, contro la nave di Ulisse che fuggiva, brano scritto
nell'Odissea di Omero. Sempre nell'area ogni anno il 24 giugno si svolge il
rito del "U pisci a mari", festa popolare in onore di S.Giovanni Battista,
patrono di Acitrezza. L'antica arte della cattura del pesce spada viene
mimata in un rito propiziatorio alla pesca e di tradizione popolare in cui
la collettività locale trova la sua identità di gruppo. Visitare i luoghi
ha quindi validità "verista" e mitologica, narrativa e di ritualità arcana,
paesaggistica e riconoscibilità della vita stessa di un grande scrittore
come Giovanni Verga.
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