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   I resti archeologici di città lontane
   nel tempo ci parlano di una antica
   cultura e di un dimenticato splendore
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Casmene    
     
     

 
 
Nei pressi del monte Lauro, a 12 Km da Palazzolo Acreide e a 830 m sul livello del mare, fu fondata Casmene (dal greco Kasmenai) dai siracusani a scopo militare: nell'immediato entroterra, aveva una posizione strategica per il controllo della Sicilia centrale, soprattutto sulla via interna che da Siracusa portava a Selinunte. I siracusani la fondarono venti anni dopo Akrai e 90 circa dopo Siracusa.

Tucidite narra che nel 553 a. C. combatté insieme a Siracusa contro Camarina e i Siculi.
La città venne abbandonata verso la fine del IV sec. a.C., con la graduale decadenza siracusana.
La relativa mancanza di frequentazione dell'antico sito ha fatto si che fosse riscoperta solo all'inizio del XX secolo ad opera dell'archeologo Paolo Orsi, che avviò le ricerche nei pressi del Monte Lauro, precisamente su Monte Casale, antico apparato vulcanico spento da millenni.


 

Gli scavi archeologici
La cinta muraria di Casmene, di importanza strategica, e intervallate da torri rettangolari è lunga ben 3.400 metri. Al suo interno vi sono tracce fell'antico abitato di singolare forma. L'impianto urbanistico della città era formato, infatti, solo da lunghe strade parallele (38 esattamente) tutte in direzione Nord-Sud, al cui interno vi erano veri e propri quartieri.
Tra i resti portati alla luce nell'area vi sono quattro abitazioni e un tempio che si ritiene precedente alla stessa fondazione della città. Ha una decorazione fittile policroma e doveva essere dedicato a qualche dio
 
 
 
 

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