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Sicani, siculi, elimi, fenici, tutte popolazioni presenti in Sicilia dai tempi del mito, cioè della memoria orale. Si pensa che con l'arrivo dei greci nel VIII secolo a. C. parta la memoria storica nell'isola. In realtà i greci già da molto tempo frequentavano e abitavano l'isola, come ad esempio i coloni micenei. La stessa “narrazione storica” della civiltà greca inizia solo dalla seconda metà del V secolo avanti Cristo. Così la stessa colonizzazione dei greci e la realtà precedente fa parte del Mito, come la stessa guerra di Troia, affollata di Dei ed eroi, di superuomini che grazie alla volontà degli Dei, nel destino a loro riservato “scoprono” la Sicilia come un mondo prima sconosciuto, poi terra di colonizzazione e di trasformazione dovuta alla superiorità della loro cultura. Si era nei decenni finali dell' ottavo secolo a. C. , si racconta che Teocle, greco della città di Atene, trovandosi a navigare in acque siciliane, fu sbattuto da una tempesta sulla spiaggia di Taormina. Colpito dalla
bellezza e dalla fertilità: del luogo, ma anche dalla poca consistenza
numerica della popolazione locale, tornato in patria, senza grosse
difficoltà e soprattutto senza perdere gran tempo, le pianure erano
relativamente rare, spesso acquitrinose; La colonizzazione
a quei tempi era solo agraria: i coloni partivano con la prospettiva di
sbarcare su coste ampie e fertili, acquisire, tramite sorteggio, un lotto di
terra da coltivare e fondare una città che permettesse di commercializzare i
prodotti ottenuti dai raccolti agricoli. |
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