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I VESPRI SICILIANI    
Introduzione   Le conseguenze del Vespro
La cospirazione   La dizione "Vespri siciliani"
I Vespri siciliani   Carlo I d'Angiò
Le cause del Vespro   Pietro III d'Aragona
LE LEGGENDE    
Gammazita   Dina e Clarenza
Giovanni da Procida   La dama bianca
La bella Angelina   INDIETRO
   

    I VESPRI SICILIANI
   Il Vespro è la pagina più luminosa
   della storia di Sicilia, ed è stata
   opera di tutto il popolo siciliano.
  

    Introduzione

 

Per saperne di più  

   
   
 
   

 
 

Francesco Hayez, Dalla serie "I vespri siciliani", scena 3.

 

Galleria Nazionale d'Arte Moderna
 

 
 
 

da Wikimedia Commons

 

E' il 30 marzo 1282 ed è l'ora del vespro. I fedeli escono dalla chiesetta dello Spirito Santo presso Palermo. Il soldato francese Droetto si trova lì. Nota tra la gente una donna, giovane sposa palermitana, molto bella. Si avvicina e, con la scusa di una perquisizione al fine di cercare armi nascoste, mette le mani addosso alla ragazza. Evidentemente esagera, perchè i parenti e la gente sul sagrato della chiesa reagiscono. E' il caos. La rabbia esplode incontrollata: è la rivolta contro i francesi e il loro malgoverno. Le campane suonano per il vespro, ma, in realtà, suonano per quello che sarà denominato “I Vespri siciliani”.

Che sia l'episodio fatto storico o semplice fantasia popolare, certo è che le motivazioni della rivolta vanno ricercate nel malgoverno di Carlo d'Angiò. Nel 1270, dopo la conquista, il re francese ha voglia di punire i siciliani, colpevoli della estrema fedeltà alla casa sveva. Trasferisce la capitale da Palermo a Napoli. Con angherie, soprusi e crudeltà, impone in Sicilia un fiscalismo spietato, difficile da sopportare per la popolazione, già impoverita dalle tasse degli svevi. I siciliani iniziano ad odiare i nuovi conquistatori.

 
 

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