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3 L'azione popolare contro le angherie degli angioini e le scomuniche e interdizioni che fioccarono sull'isola da parte di papa Martino IV (rappresentato dagli stessi angioini), non fa che ingigantire le difficoltà, la volontà e lo sforzo nei racconti degli stessi rivoltosi. E' tutto il popolo ad esserne interessato, comprese le donne. Si racconta, ad esempio, a Messina di Dina e Clarenza, due donne che, accortesi di un attacco degli Angioini nella notte dell’otto agosto 1282, svegliarono le sentinelle, che si erano addormentate, salvando la città. La leggenda trova ancora oggi posto nell'immaginario messinese, tant'è che Dina e Clarenza, raffigurate in due statue di bronzo dorato all'interno dell'orologio meccanico del campanile del Duomo, battono le ore ai messinesi tutti.
Pur
scomunicati dal papa, corse in aiuto di Messina persino la Madonna.
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